venerdì 14 giugno 2013

Beppa Fioraia

Salve gente!
Settimana scorsa io e Ciccia ci siamo sdati e abbiamo passato insieme un sabato da pachà. Abbiamo iniziato con un pomeriggio al Giardino Bardini (entrata gratis per i residenti nel comune di Firenze, 5 euro per gli studenti non residenti), un bellissimo angolo della città dal quale si possono apprezzare degli scorci meravigliosi come questo che vi propongo.
Giardino Bardini
Abbiamo proseguito con un drink di preparazione alla cena al Rifrullo (7 euro a testa senza mangiare): aperol spritz per Ciccia e un bellini per me, godendoci la zona di San Niccolò e infine abbiamo pasteggiato alla Beppa Fioraia, un locale in zona, per la precisione in via dell'Erta Canina.

Il locale
La Beppa Fioraia (questo il sito web: http://www.labeppafioraia.it/) è un ristorante pizzeria con un'ampia sala vetrata interna e un giardino all'esterno. Io e Ciccia, per essere sicuri di trovare posto, abbiamo telefonato mentre eravamo al Giardino Bardini e ci hanno proposto un tavolo all'aperto. Il giardino non è coperto, se non da alcuni teli leggeri, ma fortunatamente il cielo è rimasto sereno. Diciamo che il locale merita più per l'interno che per l'esterno, ma non essendoci altri posti ci siamo dovuti accontentare.

I piatti
Il menù varia a seconda della stagione. Io e Ciccia ci eravamo già stati in Aprile e i piatti proposti erano più invernali, settimana scorsa, invece, il menù era già tipicamente estivo (nonostante il tempo non fosse ancora propriamente d'accordo). Abbiamo preso un antipasto con coccoli, crudo e stracchino, un primo per Ciccia e un calzone per me.
Coccoli crudo e stracchino
Iniziamo dall'antipasto. Veramente delizioso e come quantità ottimo per due persone. La pasta dei coccoli era veramente buona, così come il prosciutto crudo e a detta di Ciccia anche lo stracchino (che io non mangio). Sotto il prosciutto crudo c'era anche un letto di insalata, ma l'abbiamo lasciata lì. In realtà bisogna ammettere che gli antipasti sono il vero pezzo forte della Beppa Fioraia. I taglieri sono qualcosa di spettacolare e se vi dovesse capitare di essere con una nutrita comitiva di amici vi consigliamo i Gran Taglieri che mettono fame solo a vederli e che io e Ciccia riteniamo veramente imperdibili.
Passando al primo del mio compare, si trattava di pici con ragù bianco di scamerita e pecorino di Sogliano.
Pici con ragù bianco


A detta di Ciccia il piatto era buono, anche se non eccezionale. I pici (che a mio parere sono una delle migliori tipologie di pasta) erano al dente e la scamerita buona, così come il pecorino. In linea generale ritengo che i primi meritino più delle pizze, anche per la loro ricercatezza. Poi può capitare il piatto che merita di più e quello che merita meno, ma in linea generale la qualità ci pare veramente buona.
Il mio calzone, infine, non era nulla di particolare. Ho trovato che anche in questo caso la mozzarella avesse un sapore strano in alcuni punti, ma forse è solo giunto il momento che abbandoni la retta via del calzone per gettarmi su altri tipi di piatti. Il mio palato probabilmente sta diventando troppo selettivo!
Calzone

I prezzi
I prezzi sono medio alti, complice la zona di Oltrarno veramente molto carina anche per una passeggiata a piedi dopo cena.

Il mio calzone è costato 7,50 euro, il primo di Ciccia 9,00 euro e l'antipasto 8,50 euro, per un totale insieme alla bottiglia d'acqua e al coperto di 31,50 euro.

Nel complesso ci siamo trovati bene comunque, complice l'intera giornata che consigliamo nella sua totalità a chiunque. Certo tra pomeriggio, aperitivo e cena un po' abbiamo speso, ma quando ce vo' ce vo'! No? Per quanto riguarda la Beppa Fioraia noi una capatina la proporremmo a chiunque, quindi se volete fateci un salto.

Alla prossima,

PeC

martedì 11 giugno 2013

Da Tito

Risalve!
Come al solito sono rimasta un po' indietro. Il che è quantomeno strano, calcolando il momento ozioso della mia vita! Comunque, circa due settimane fa, mi sembra, sono andata con i miei a mangiare da Tito in Via Baracca. La pizza di Tito è piuttosto conosciuta a Firenze, essendo molto particolare. Comunque, andiamo per gradi.

Margherita con rucola
Il locale
Tito è un ristorante pizzeria in Via Baracca. Ha un locale "fratello" che si chiama Il sesto girone e che si trova vicino all'UCI Cinema (ex Warner Village). Come location non è nulla di particolare, ma è veramente molto ampio. Ha due sale al primo piano e una saletta fumatori, inoltre ha una sala nell'interrato che può essere anche prenotata per compleanni con molta gente. I coperti sono veramente molto numerosi e la sensazione è che il ristorante sia sempre abbastanza pieno.

I piatti
Come vi accennavo la pizza di Tito è conosciuta a Firenze per essere molto particolare; ha infatti la consistenza di una sfoglia leggerissima. La pasta è tirata al massimo e ne vengono fuori pizze enormi, ma sottilissime. Per capirci potete fare riferimento alla foto della Margherita presa da mia mamma.
Io, invece, ho preso il mio solito calzone.
Calzone


Non fatevi impressionare dalle dimensioni, in realtà una volta bucato con la forchetta si è sgonfiato stile palloncino. Lo devo ammettere, non ne sono rimasta molto soddisfatta. Il prosciutto a mio parere non era buono e mi ha sciupato l'appetito.
Non ho preso altro, ovviamente, anche se altra particolarità della casa sono le crepes dolci enormi e quelle, a quanto mi ricordo, veramente buone.

I prezzi
I prezzi sono buoni, come al solito non vi riporterò lo scontrino, anche perché ammetto di non sapere dove sia attualmente.

Che dire? Qualche anno fa sia io che Ciccia abbiamo praticamente scavato un solco davanti a Tito, tante erano le volte che ci andavamo. Tralasciando l'esperienza fallimentare del calzone, i miei gusti, comunque, sono un po' cambiati da allora e tendo a preferire le pizze più alla napoletana, però dovreste provarlo per farvi un'idea. Se poi la pizza non dovesse essere di vostro gradimento gettatevi sulle crepes, quelle non dovrebbero deludere!

P.

Baracchino Via Benedetto Dei

Sera gente!
Qualche settimana fa ho fatto un po' di compagnia a Ciccia in biblioteca a Novoli, dove faceva finta di studiare. All'ora di pranzo, prima di riaccompagnarmi a casa, siamo andati a un chioschino in Via Benedetto Dei e il mio compare ha consumato il suo pranzo. Eccolo qui:
Rigatoni al lampredotto

Il piatto in questione è la specialità del giorno, catalogata come "percorso del gusto" se non vado errata. Ciccia ne va matto e quando può lo prova sempre, sperimentando ogni volta piatti nuovi. In questo caso avevano dei rigatoni al lampredotto con straccetti di muscolo e melanzane, zucchine e fiori di zucca. La portata è veramente abbondante come potete vedere, e la qualità decisamente buona a detta di Ciccia.
Il mio compare si trova particolarmente bene in questo chioschetto che propone veramente tante cose, dai primi (anche di pesce) ai semplici panini sia hamburger che hot dog accompagnati e conditi in vari modi. In più, come vi ho accennato, c'è la specialità del giorno. Il tutto a prezzi veramente concorrenziali. Per questo piattone che ha saziato anche l'appetito di Ciccia (e credetemi non è impresa da poco) il prezzo era di soli 5,50 euro.

Il chioschino si trova alla fine di via Benedetto Dei, vicino al Ponte di Mezzo per capirci. Si mangia in piedi, o appoggiati al banco del chioschino, oppure si può portare via la roba se si hanno gli uffici o casa nelle vicinanze.

Insomma, se siete amanti del genere, noi e in particolare Ciccia, ve lo consigliamo!

Alla prossima,

PeC

giovedì 30 maggio 2013

Pizzeria Umbra

Hola!
Sabato scorso io e Ciccia avevamo in programma una tranquilla serata a base di grande calcio in televisione dato che, come alcuni di voi sapranno, veniva trasmessa la finale di Champion's League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Dati i tempi ristretti, quindi, abbiamo mangiato della pizza a taglio a Scandicci alla Pizzeria Umbra.

La location
La Pizzeria Umbra si trova in Piazza Matteotti a Scandicci e propone pizza a taglio di vari tipi. All'ingresso c'è il banco con i vari tipi di pizza disponibili e poi ci sono due salette con vari tavolini dove potersi mettere a sedere a mangiare. Se siete della zona, invece, potete optare per l'asporto. La location è ovviamente molto approssimativa e le pizze vengono offerte su pratici vassoi con tovagliette di carta.

La pizza
La Pizzeria Umbra offre una discreta varietà di pizze: margherita, funghi, prosciutto e funghi, wurstel, salsiccia e salamino, oltre alla schiacciata con pomodoro e alle ripiene. Io e Ciccia abbiamo preso un pezzetto di Margherita (diviso in due) per me e un pezzo di ripiena (prosciutto e salsiccia) e uno wurstel e salsiccia per lui.
Margherita

Ripiena e Wurstel e Salsiccia

















Come potete vedere ha la consistenza e l'altezza di una schiacciata, ma è veramente buona e io e Ciccia ci andiamo spesso quando non abbiamo voglia di andare in un ristorante. Personalmente un pezzo di Margherita mi riempie totalmente, mentre a Ciccia, come potete vedere, per saziarsi ci vuole un po' di più. Anche le ripiene sono sempre molto buone e la Pizzeria Umbra finisce per essere molto frequentata dai ragazzi di Scandicci.

I prezzi
Non ho mai capito bene come funzionino i prezzi nonostante le numerose volte che ci sono stata. Ancora, ad esempio, non ho capito se le lattine ci vengono offerte o vengono conteggiate. Fatto sta che per i pezzi che abbiamo preso più una lattina di Fanta e una di Coca, in linea generale spendiamo dieci euro.

Che dire? Io e Ciccia la alterniamo volentieri al McDonald quando abbiamo fretta o non abbiamo voglia di andare in qualche ristorante e, finora, ci siamo sempre trovati benissimo, quindi non ci resta che consigliarvela!

PeC

mercoledì 29 maggio 2013

Pizza Man

Salve gente!
Settimana scorsa con i miei ex colleghi sono andata per un pranzo veloce da Pizza Man in Via Baracca e quindi eccomi qui a parlarvene.

La location
La catena Pizza Man (qui il sito: http://www.pizzaman.it/ita/pizzerie.asp) prevede sei pizzerie sparse per Firenze di cui una in Via Baracca. La location è piuttosto spartana, tavoli in legno, tovagliette in carta e pareti che tendono al giallo, in un'atmosfera nel complesso molto tranquilla. Se non ricordo male, da questo punto di vista, Pizza Man in via del Sansovino è molto più particolare.

I piatti
Nelle due volte che ci sono capitata, entrambe all'ora di pranzo, ho sempre preso la pizza, dato che a Firenze è piuttosto rinomata. La scelta è limitata a 5 o 6 opzioni. Veramente poche se amate sperimentare. Per rimanere sul sicuro ho ordinato una Margherita che sul menù è proposta con del parmigiano grattugiato sopra (che io ho opportunamente declinato).
Margherita
Questa è quella che mi hanno portato la seconda volta. Al centro, come potete vedere, c'era una foglia di basilico accompagnata a qualche oliva (che ho volentieri ceduto ai miei ex colleghi). La mozzarella è di bufala, ma credo si possa anche chiedere fiordilatte. La pasta era ben cotta e salata al punto giusto. La parte centrale era sottile, mentre il crostone soffice e alto come nelle tradizionali pizze napoletane. La prima volta che sono stata qui da Pizza Man non ero rimasta molto convinta, perché la Margherita che mi avevano servito era un po' troppo acquosa e oleosa, ma ritornarci ha portato bene e la pizza che vedete a fianco alla fine non era niente male e il mio giudizio riguardo al locale è decisamente migliorato.

I prezzi
I prezzi delle pizze sono nella media: una Margherita viene a costare 6 euro.

Nel complesso mi sono trovata bene. Certo non è un posto molto chic, ma mi è parso di capire che è molto apprezzato in particolar modo dai lavoratori che ci vanno per consumare un pasto veloce a prezzi ragionevoli. La pizza è rinomata tra i Fiorentini, ma credo dipenda molto da quale dei sei Pizza Man riscuote più successo. Comunque non lo sconsiglio, magari una volta ci tornerò per provare anche qualche primo e per farlo provare a Ciccia che è più di bocca buona :)

Alla prossima,

P.

sabato 18 maggio 2013

Odysseia

Salve a tutti!
Uscita di venerdì questa settimana per me e Ciccia e leggermente fuori dai canoni. Stavolta abbiamo voluto provare la cucina greca e siamo andati all'Odysseia in via Circondaria.

La location
L'Odysseia (questo il sito http://www.odysseia.it/paginiziale.html) si trova in Via Circondaria, esattamente dove fino a poco tempo fa c'era il Premiere. Si tratta di un ristorante a conduzione familiare (o perlomeno così ci è parso) che propone specialità greche. Il locale è piuttosto spazioso con due sale e pareti tinte di blu con varie scritte in greco facilmente interpretabili o che potrete dilettarvi a cercare di decifrare. L'apparecchiatura presenta tovaglie e tovaglioli in stoffa blu che riprendono le pareti, ma l'ambiente non mette soggezione come succede in alcuni ristoranti estremamente eleganti. Alle 20:30 quando siamo arrivati (senza prenotare) non c'era molta gente, ma pian piano la sala principale si è riempita specialmente di comitive.

I piatti
Il menù propone solo specialità greche e, al contrario di altri ristoranti che a volte mi pare italianizzino troppo e riducano la scelta, qui c'era molta varietà. Per non buttarci in scelte troppo ardite siamo andati abbastanza sul sicuro con una mussakà per me e uno "special" per Ciccia.
Mussakà
La mussakà come potete notare dalla foto è uno dei pochi primi piatti che propone la cucina greca. Una sorta di lasagna con melanzane, patate, ragù e besciamella. Ora, in questo caso, la besciamella non era esattamente come ci si può aspettare nelle nostre lasagne. Il piatto però era veramente buono. Il ragù non demeritava e le melanzane si sentivano appena, risultando molto gustoso. A detta di Ciccia c'era un po' di zenzero. Nel complesso l'ho mangiato con piacere e alla fine l'ho dovuto un po' lasciare perché mi ha riempito molto.
Piatto Special

Passando al piatto di Ciccia, che la cameriera ha quasi anticipato al momento dell'ordinazione (forse perché molti non pratici del greco si buttano sulle cose più semplici) prevedeva carne di maiale accompagnata da patatine fritte, insalata e cipolla, pita e tzatziki. Per il prezzo che propongono è un piatto bello abbondante. La carne era un po' fredda quando è arrivata, ma buona e se apprezzate il kebab non la disprezzerete. La pita, che è quella specie di piadina che vedete nella foto, è veramente molto buona e ne ho fregati ben due pezzetti al povero Ciccia che invece la inzuppava nello tzatziki, la tipica salsina greca. Patatine e insalata generoso contorno.

I prezzi
Lo scontrino è buono:
Coperto x2 - 3 euro
Special - 10 euro
Acqua - 2 euro
Mussakà - 9 euro

per un totale di 24 euro in due con portate che alla fine erano abbastanza abbondanti.

Nel complesso ci siamo trovati molto bene e credo proprio che io e Ciccia quando avremo voglia di provare qualcosa di diverso dalla cucina italiana ci ritorneremo e invitiamo ad andarci anche voi!

Alla prossima,

PeC

martedì 14 maggio 2013

Paszkowski

Eccomi di nuovo qua!
Essendo un po' che non scrivevo oggi pago dazio e posto gli arretrati. Dopo aver provato le Giubbe Rosse potevamo forse esimerci dal provare l'altro caffè storico di Piazza della Repubblica? Assolutamente no! Quindi eccomi qui a parlarvi di Paszkowski (http://www.paszkowski.it/).
Biscotti da tè

Pask (come viene affettuosamente chiamato a Firenze) è il dirimpettaio delle Giubbe e proprio con le Giubbe si divide turisti e "Firenze bene" nel suo esclusivo salottino sulla piazza. Anche venerdì scorso, esattamente come quando siamo andate alle Giubbe Rosse, pioveva. Insomma una maledizione. Il cameriere ci ha gentilmente accompagnato al tavolo e, già che ci siamo, vi ripropongo qui un simpatico scambio di battute. Avendoci proposto dello champagne a mia personale esclamazione "si, dovrei aprire un mutuo per prendere dello champagne qui" il simpatico ragazzo ha affermato un "Ma, no!" per poi aggiungermi all'orecchio il reale prezzo di un bicchiere di champagne al tavolo: 15 euro! Poca roba, insomma!

Detto ciò; io e le mie amiche abbiamo preso tè e cappuccino e dieci biscottini. Vi propongo qui alcune foto.

Cappuccino

I prezzi sono ovviamente altissimi. Dieci biscottini costavano otto euro, quasi un euro a biscotto e in totale con tre tè, i biscottini e un cappuccino abbiamo speso 33 euro. E aggiungo che ci cadeva anche qualche goccia di pioggia nel capo :).

Ad ogni modo, così come per le Giubbe Rosse, stiamo sempre parlando di luoghi storici di Firenze e prezzi alti o non prezzi alti vale la pena andarci anche solo per dire di aver preso il cappuccino da Pask!


Alla prossima,

P.

Pipistrello /2

Salve gente!
Era un po' che non scrivevamo. Sabato io e Ciccia, dopo un po' che non andavamo siamo tornati al Pipistrello. Post breve, quindi, quello di oggi, dove vi diremo solo i nostri pareri sul cibo. Per le informazioni generali sul locale, invece, potete andare al nostro precedente post che trovate QUI.

I piatti
Dopo aver sperimentato l'altra volta le pennette Pipistrello mi sono ributtata sul mio amatissimo Calzone classico, con tremenda sorpresa di cui vi parlerò dopo. Ciccia, invece, ha preso una pizza pesto pinoli e taleggio. Ma andiamo con ordine. Partiamo dal mio calzone.

Calzone
Sono rimasta amaramente delusa. Sono una delle più accanite sostenitrici della pizza del Pipistrello, ma stavolta ha deluso le mie altissime aspettative. La pasta e il prosciutto erano di qualità come al solito. In particolare la pasta è veramente sempre molto buona. Ma la mozzarella ha rovinato tutto. Probabilmente qualche problema con la cottura non ha permesso che si sciogliesse del tutto all'interno e in alcuni punti aveva veramente un sapore strano e pareva come infarinata. Insomma, mestamente mi tocca bocciare questo calzone.

Passiamo, poi, alla portata di Ciccia: una pizza con pesto, pinoli e taleggio.
Pizza pesto pinoli e taleggio
La pizza, come potete vedere dalla foto, non presentava pesto in abbondanza e come ha ben detto Ciccia l'aggiunta dei pinoli è stata quasi un surplus dato che il pesto stesso è fatto con i pinoli. Nel complesso la pizza era buona: il taleggio era di qualità, e il pesto si sposava bene nell'insieme. La pasta salata e cotta al punto giusto. Però Ciccia non ne è rimasto propriamente entusiasta. Sia chiaro che l'ha finita tutta senza problemi, perché gradevole, ma in sostanza non la riprenderebbe.

Insomma il nostro grado di soddisfazione non era sufficiente, abbiamo quindi dovuto suggellare la serata con un dolcino che fortunatamente lì al Pipistrello affogano spesso nella Nutella, come nel caso del tortino con crema bianca e nutella.
Tortino con nutella e crema bianca

Perdonateci, appena l'abbiamo visto ce lo siamo equamente divisi e ci abbiamo dato dentro dimenticandoci della foto e questi sono i risultati. Nel compenso potete avere un'idea della ferocia con cui è stato divorato :)

I prezzi
Il totale per due pizze e un dolcino (da bere avevamo preso le solite due lattine) è stato di 27,50 €, quindi in linea con i prezzi dell'altra volta. 

Che dire? Ci tengo a specificare che è stata la prima volta che non siamo usciti soddisfatti dal locale e tendiamo, quindi, a perdonarli. Ci torneremo per verificare che sia stata solo una casualità :)

Alla prossima,

PeC

lunedì 29 aprile 2013

Girasol

Salve gente!!
Sabato io e Ciccia avevamo deciso di andare alla Mostra dell'Artigianato, ma, visto che pioveva abbiamo prima cenato in un ristorante nelle vicinanze della fortezza: il Girasol.

La location
Il Girasol (questo il sito web: http://www.girasol.it/) è una pizzeria ristorante (e cocktail pub) principalmente a base di carne argentina. Si trova in Via del Romito e si colloca su due piani. Subito all'entrata c'è un bancone, mentre scendendo le scale si arriva nella sala per il ristorante: una stanza molto ampia con le pareti arancioni decorate con immagini di danze e balli. L'apparecchiatura è spartana con le solite tovagliette di carta. Noi non avevamo prenotato e all'orario che siamo arrivati (circa le 20:00) non c'era molta gente.

I piatti
Io e Ciccia, nonostante il piatto forte fosse la carne, abbiamo optato per la solita pizza, anche perché volevamo tenerci leggeri per la successiva Mostra dell'Artigianato. Così io ho ordinato il solito Calzone col prosciutto (che sul menù è accompagnato da una spolverata di parmigiano, ma che io ho espressamente chiesto senza) e il mio compare una Strasalsiccia (una pizza bianca con stracchino e salsiccia).
Strasalsiccia
Partiamo dalla pizza di Ciccia per una volta. Innanzitutto bisogna specificare che le pizze erano preparate con pasta Kamut e credo che questo abbia fatto decisamente la differenza. All'apparenza, infatti, Ciccia pensava di non riuscire a finirla per l'abbondanza degli ingredienti, ma alla fine la pasta ha alleggerito il tutto. La qualità degli ingredienti ha fatto il resto e il mio socio ha spazzolato il tutto in poco tempo.
Devo dire che anche io sono rimasta, veramente, piacevolmente colpita da questo impasto particolare.
Il calzone
A prima vista, infatti, come potete sicuramente ben notare dalla foto, il mio calzone non ispirava molta fiducia. Pareva esserci poco olio e la pasta sembrava fin troppo cotta e secca. Invece si è rivelato essere molto buono, soprattutto per l'impasto Kamut, morbido, leggero e davvero ottimo nel complesso. La mozzarella e il prosciutto cotto poi erano di qualità.
Non abbiamo preso nessun dolcino perché pensavamo di rifornirci alla via della cioccolata della Mostra dell'Artigianato, ma sul menù erano presenti e alcuni erano anche allettanti.

I prezzi
I prezzi sono medio alti. In due, con una bottiglia d'acqua, abbiamo speso 22 euro. Vi riporto lo scontrino:
Coperto x2 - 4 euro
Calzone prosciutto - 7,50 euro
Strasalsiccia - 8 euro
Acqua minerale - 2,50 euro

Dunque, abbiamo passato una buona serata e abbiamo scoperto un nuovo tipo di impasto che ci ha alquanto sorpreso positivamente. Magari lo riproveremo per i primi e la carne argentina.

Alla prossima,
PeC

venerdì 19 aprile 2013

Braumeister

Buongiorno bella gente!
Vi state godendo le prime giornate di sole? Io ultimamente ho un monte di tempo libero e, di conseguenza, un monte di tempo per andare in posti nuovi. Settimana scorsa, quindi, ho deciso di andare con le mie amiche al Braumeister.

La location
Il Braumeister è conosciuto perlopiù come pub ottimo per la sua birra artigianale. In realtà è anche pizzeria e ristorante che offre piatti tipici del Nord Europa (specialmente tedeschi). La mia amica, che di questo tipo di cucina va pazza, l'aveva proposto per sperimentare, purtroppo, però ha un'enorme lato negativo: pizzeria e ristorante non possono essere mescolati, dunque, o solo pizza, o solo stinchi di lupi mannari della Selva Nera. Calcolando che non eravamo del tutto sicure di cosa ci aspettasse al ristorante (soprattutto io non ne ero sicura, ammetto) abbiamo optato per la pizzeria.
Il locale, che si trova in via Madonna della Tosse (dietro Piazza della Libertà) riproduce l'atmosfera e l'ambientazione di un tipico pub tedesco, con tavoli in legno, soffitti bassi, pareti con mattoni a vista in alcuni punti: insomma tipico per le serate d'inverno, un po' meno per quelle estive dove il bisogno di stare all'aperto scalpita.

I piatti
Come vi ho anticipato, io e la mia amica abbiamo optato per la parte pizzeria e abbiamo ordinato una pizza ai wurstel per me e un tagliere della Malga per lei.

Pizza Wurstel
Partiamo dalla mia pizza che purtroppo devo dire che non era veramente nulla di che. Non che ci fosse qualcosa di particolare per far storcere il naso, ma sembrava veramente una pizza surgelata, scaldata e servita. Veramente "poca roba" per i prezzi che propongono. La presentazione, inoltre, già tagliata a spicchi, me l'ha fatta anche sembrare più grande e più indigesta, ma questo è ovviamente un fattore psicologico.

Passando, invece, al tagliere la qualità migliora. La mia amica l'ha scelto perché era una delle poche cose presenti nel menù della pizzeria che ricordasse un po' la cucina nordica.
Tagliere della Malga
Il tagliere comprendeva due schiacciatine calde, cetriolini, speck, taleggio e fettine di polenta ripiene con formaggio e salume (che nel menù erano chiamate "polpette"). Ovviamente se avete provato la vera cucina tipica non regge il confronto, ma la qualità era buona anche se non ottima.
Per concludere, avendoci raggiunto un'altra nostra amica, abbiamo preso anche due dolcini: un gelato (alla crema con una ciotolina di cioccolato sfuso da versare sopra) e un apfelstrudel per cercare di rimanere nell'ambito della cucina tipica.  Quest'ultimo ci è stato portato accompagnato da due palline di gelato; era un po' basso, ma comunque buono.
Apfelstrudel
Ultima nota per la birra. Non potrò darvi informazioni precisissime perché non avevo mai preso una birra in vita mia (lo so è clamoroso) quindi io l'ho trovata semplicemente amara. La mia amica però ha detto che la birra chiara piccola dal nome impronunciabile che abbiamo preso era buona :)

I prezzi
Veniamo al tasto dolente. I prezzi sono veramente esagerati a mio parere. Per una pizza wurstel ho speso 9 euro e una Margherita veniva 8. Il tagliere della mia amica è costato 10 euro e può anche andare bene, ma che i prezzi di una pizza, nemmeno troppo buona, vadano dagli otto ai dieci euro mi pare proprio un'esagerazione.

Nel complesso che dire? In attesa di provare lo stinco di lupo mannaro della Selva Nera, se mai ci capiterà l'occasione, continuate a considerare il Braumeister una semplice tappa per il post cena, dove prendere una birra e via e non sprecatevi troppo ad andarci a mangiare (quantomeno la pizza).

Alla prossima,

P.


lunedì 8 aprile 2013

Kitsch San Gallo

Giorno gente!
Dopo aver provato il Kitsch in Piazza Beccaria con Ciccia non potevo esimermi dal provare anche il Kitsch di Via San Gallo. L'occasione mi è capitata giovedì con le mie amiche ed eccomi qui a raccontarvene.

La location
Il Kitsch in San Gallo (sito web: http://www.kitschfirenze.com/) è apparentemente più piccolo di quello in Piazza Beccaria, ma in realtà al suo interno ha una serie di salette che allargano gli spazi. L'ambientazione, come per il locale sui viali, è particolare e a tinte rosse/rosa.con posti divanetti o lunghi banchi per più persone. Anche in questo caso vi consiglio, se siete in tanti, di prenotare prima. Noi eravamo in cinque e senza prenotare abbiamo trovato posto in uno di questi banconi dove siedono più, ma essendo giovedì c'era ovviamente più disponibilità di posti.

Il cibo
Kitsch San Gallo
Il cibo è meno abbondante di quello del Kitsch 1. Però non demerita, anche se, ovviamente, la possibilità di scegliere tra tante più cose è sempre preferibile. In realtà giudicare un'apericena è quantomeno difficile perché la qualità e la quantità del buffet possono dipendere da tanti fattori tra cui, su tutto, l'orario e il giorno settimanale prescelto. Ad ogni modo c'erano primi freddi e primi caldi, una scelta più limitata di secondi con roast beef e porchetta e poi qualche affettato. Tutto quello che ho mangiato, tranne il roast beef che avevo preso, ma che poi non ho nemmeno assaggiato, era comunque buono. Vi riporto un po' di foto.
Primi freddi
Per quanto riguarda le bevute, posso assicurarvi che il mio Bellini era succo alla pesca e non so se è una casualità o meno, dato che anche una mia amica mi ha riferito che il suo cocktail (alcolico) risultava praticamente un banale succo all'arancia. Insomma, a discrezione di chi  beve può essere positivo o negativo. A me, sinceramente, fa poca differenza, ma mi sembrava giusto riportarlo.




I prezzi
Come per il Kitsch in Piazza Beccaria il prezzo dell'apericena è di 9 euro.

Che dire? Come buffet ho preferito Piazza Beccaria (ma era sabato non so se le due occasioni sono confrontabili). Per quanto riguarda la zona, ovviamente San Gallo è meno accessibile come parcheggi, ma è anche più immediatamente vicino al centro e quindi offre una maggiore possibilità di scelta per un post bevuta/apericena. Quindi è nel complesso sicuramente consigliabile.

Alla prossima,

P.

domenica 31 marzo 2013

Bistrò del mare

Buongiorno gente!
la location
Come sta andando la Pasqua? State lievitando in seguito a pranzi infiniti? Io sono tornata da poco dal mio pranzo in famiglia, mentre Ciccia penso stia assumendo la forma di una palla a casa di qualche parente. Dal momento che io, invece, ho avuto la fortuna di pranzare in un ristorante di pesce eccomi qui a recensirvi il Bistrò del mare.

La location
Il Bistrò del mare (questo il sito web: http://www.bistrodelmare.it/) è un ristorante di pesce che si trova sul Lungarno Corsini. Insomma stiamo parlando del meglio del meglio (alla faccia della crisi). Nel ristorante si entra da un immenso portone e la location è semplice ma d'effetto. Oltre alle due sale a pian terreno vi è un soppalco molto delizioso e un privee che non ho potuto vedere. Ad ogni modo vi allego una foto che ho scattato dal soppalco.

I piatti
Abbiamo iniziato con due antipasti: delle crocchette di baccalà e delle alici fritte, entrambi buoni e delicati. Li ho assaggiati entrambi e devo dire che le crocchette erano veramente ottime. A detta dei miei commensali c'era un po' di porro, ma io non l'ho avvertito e ne sono ben felice dal momento che non mi piace.
Crocchette di baccalà
Alici fritte

Passando ai primi, abbiamo ordinato delle linguine agli scampi e asparagi per me, uno spaghetto allo scoglio per mia sorella e dei paccheri ai gamberetti e carciofi per mio babbo e mia nonna. Il mio primo era delizioso: gli scampi (quattro) erano buonissimi e l'accostamento con gli asparagi non demeritava. Per quello che riguarda gli altri primi non posso esprimere grossi pareri in quanto non li ho assaggiati, però mio babbo ha detti che l'abbinamento gamberetti carciofi è da riproporre e che l'unico appunto era sui paccheri che non erano rigati. Tutta la pasta era al dente.
linguine scampi e asparagi
spaghetto allo scoglio
paccheri gamberetti e carciofi














Infine i secondi: due fritture miste e un branzino all'isolana. 
Le fritture erano di pesce e di verdure con totani, gamberi, cavolini, carote ecc. Il branzino saporito, ma delicato.
frittura mista

branzino all'isolana









Per concludere abbiamo preso anche dei dolcini: un tiramisù per me e due tortini al cioccolato gianduia, nocciole tostate e frutto della passione, ma non vi metterò le foto che sennò intaso questo post di immagini. Fidatevi del mio giudizio e vi assicuro che erano molto buoni, anche se sia mio babbo che mia sorella avrebbero evitato il frutto della passione.

Anche stavolta, come tutte le volte che giudico un ristorante dove sono stata in compagnia non vi riporterò lo scontrino. I prezzi sono ovviamente alti, come era immaginabile per un ristorante di pesce sul Lungarno Corsini, tuttavia per una cenetta romantica con magari solo un primo a testa merita di essere provato. Poi di sera una passeggiata in centro renderà il tutto più romantico.

Concludo augurandovi ancora una buona e serena Pasqua da parte mia e da parte di Ciccia. che mi ha appena comunicato di aver messo su come minimo tre chili!

Alla prossima,
PeC

domenica 24 marzo 2013

'O Munaciello

Sera gente!
Eccomi di nuovo qua per quello che è diventato quasi un appuntamento settimanale. Ieri sera io e Ciccia abbiamo cercato un ristorante che fosse in zona Santo Spirito perché dopo cena volevamo andare alla Specola che ieri ha proposto un'interessante iniziativa tenendo aperte le sue sale a gratis per una raccolta fondi in favore della Città della Scienza. Così siamo approdati in questo ristorante veramente d'effetto: 'O Munaciello.

La location
Per la location a questo giro posso proporvi una foto, ma devo dire che non renderebbe comunque l'idea. 'O Munaciello (questo il sito web: http://www.munaciello.com/) è un ristorante/pizzeria ambientato in un antico convento in Via Maffia. Trovare parcheggio è un po' complicato, come d'altronde lo è quasi dappertutto in centro e Oltrarno; noi abbiamo trovato un posto vicino piazza del Carmine e poi abbiamo camminato un poco. Dicevamo della location, beh, io sono rimasta francamente senza parole. C'ero già stata, ma non me lo ricordavo assolutamente così. Soffitti altissimi, arredamento ricercato con grossi grappoli di aglio e peperoncino appesi alle pareti e poi continui richiami alla cultura napoletana: dai film di Totò, alle maglie di Maradona, ecc.
la location
Insomma che dirvi? Da una parte sembra di essere entrati in casa di un simpatico napoletano, dall'altra hai uno spazio chiuso che però si apre grazie agli immensi spazi. Veramente suggestivo.

I cibi
In un ristorante napoletano non potevamo esimerci dall'ordinare la pizza. E se io ho ordinato il solito calzone, Ciccia, che regala sempre grandi gioie, ha ordinato una Sette Nani ovvero sulla carta una pizza con 7 ingredienti a scelta del pizzaiolo. Vi dico solo che la cameriera l'ha guardato come se avesse organizzato cinque pizze insieme :). I tempi di attesa sono stati medi (circa una ventina di minuti) ma le pizze meritavano. Partiamo dalla mia:
il calzone
come potete vedere dalla foto è un calzone decisamente diverso dai soliti, molto più schiacciato e non propriamente dalla forma a mezza luna. Una sorta di margheritina con ripieno, dato anche l'ampio uso di pomodoro che di solito nei calzoni non c'è. Veramente particolare e buono. La pasta era buona, leggermente poco salata e ai bordi manteneva un po' il sapore del lievito risultando quasi come una morbida schiacciata. Il prosciutto cotto all'interno molto buono e tagliato in pezzettini molto piccoli. La mozzarella era fiordilatte. L'ho mangiata veramente con piacere.
Ma passiamo ora al pezzo forte della nostra cena, ovvero la pizza di Ciccia:
Sette Nani
io non so voi, ma a me solo l'immagine fa tornare l'acquolina in bocca anche perché io adoro il colore nel cibo. Ma passiamo alle cose serie: gli ingredienti dovevano essere sette come vi ho già anticipato e invece, esclusi la pasta il pomodoro e la mozzarella di base, erano ben dieci: salsiccia, patate (che erano in uno spicchio della pizza che era stato lasciato bianco, ovvero senza pomodoro), prosciutto crudo, prosciutto cotto, funghi champignon, un pomodorino al centro accompagnato a una noce di mozzarella, rucola e friarielli (nuovamente accompagnati alla salsiccia). Gli ingredienti erano tutti buonissimi a detta di Ciccia e per la prima volta finito il piatto l'ho visto pieno e esausto. Non gli era rimasto nemmeno lo spazio per un mini dolcino. Il cornicione della pizza come potete vedere dalla foto era alto, come in qualsiasi pizza napoletana che si rispetti, ma Ciccia non può darmi giudizi più precisi sulla pasta perché il mix di sapori che la ricopriva gli ha impedito di concentrarsi su di essa.


I prezzi
Unica nota forse un po' negativa del posto sono i prezzi medio alti. Meritavano sicuramente anche gli antipasti, ma per le nostre finanze spendere altri dodici euro per un antipasto in due ci sembravano troppi. Sicuramente in un momento di maggiore prosperità ci torneremo.
Lo scontrino, comunque, a fine serata recitava:

Coperto x2: 4 euro
Lattine x2: 6 euro
Calzone classico: 8 euro
Sette Nani: 10 euro

Nel complesso noi abbiamo passato una bellissima serata e, salvo i prezzi, l'ambientazione e il cibo erano veramente spettacolari. Ci torneremo sicuramente, e se dovessi organizzare una cenetta in compagnia probabilmente ci porterei anche qualche amico.

Alla prossima,

PeC

giovedì 21 marzo 2013

Cornetti e cappuccini

Salve!

Io e Ciccia oltre ad essere degli habitué della cena fuori il sabato sera, ogni tanto ci concediamo un cornetto e un cappuccino in qualche bar di Firenze. Così, dopo avervi parlato del pomeriggio alle Giubbe Rosse con le mie amiche, ecco che vi parlo di due altri caffè, non storici, ma molto frequentati.

Il primo è in realtà una pasticceria: la pasticceria Querci in Piazza Viesseux. Io è Ciccia ci siamo stati due volte e l'abbiamo sempre trovata molto affollata, con numerose macchine parcheggiate fuori (nei dintorni ci sono dei parcheggi blu a pagamento per i non residenti) e gente di ogni tipo: dai signori anziani, ai giovani radunati nella verandina all'esterno. Il locale offre una assortita scelta di pezzi dolci e salati oltre alla pasticceria "maxi" e mignon. Lo scontrino va fatto prima di servirsi. Ciccia sabato scorso ha preso un cornetto vuoto e un cappuccino, mentre io che desidero ardentemente perdere qualche chilo, ho optato per il solo cappuccino (il fatto che lo accompagni con tre bustine di zucchero rende più difficile il proposito di dieta, ma a me piace tutto dolce). La brioche, a detta del mio compare, era molto buona, e anche il cappuccino era fatto bene (anche i cappuccini bisogna saperli fare, vi capita mai di trovarvi di fronte una tazza bollente che non riuscite a bere?). Dunque, se vi trovate in zona Statuto potete fare una capatina qui in mezzo al pomeriggio, e dalle 19 potrete anche sfruttare l'aperitivo, che abbiamo avuto modo solo di sbirciare.

Pasticceria Querci
L'altro bar è l'Onda dolce in Via Pistoiese.Ci sono stata martedì dopo aver fatto le analisi del sangue (argh!) e ho preso, per fare colazione, un cappuccino e una brioche alla cioccolata. In realtà ci capito spesso all'Onda dolce e di solito prendo una specie di flauto, molto buono, con all'interno la nutella (tutto ciò prima che decidessi di perdere qualche chilo). Come bar è ottimo per chi è della zona, ma anche per chi abita nei dintorni. Con l'avvicinarsi dell'estate lo vedrete spesso pieno la domenica mattina, con molta gente che si ferma a fare colazione qui per poi partire per il mare, me compresa. Per quanto riguarda la location ha sia dei posti all'aperto sia una sala al piano di sopra che potete prenotare per qualche evento. Anche qui, oltre ai pezzi dolci e salati (niente pasticceria però), dalle 19 è disponibile l'aperitivo con stuzzichini vari. Ed ecco qui la foto del mio cappuccino, molto buono anche qui, con la simpatica forma del cuore, che dopo gli esami del sangue ci voleva proprio!

Onda Dolce

Questo è quanto! Spero che sia utile per gli amanti del cornetto e cappuccino! :)
Alla prossima,

PeC

martedì 19 marzo 2013

Festa del papà!

Giorno gente!
E giorno soprattutto ai papà di tutto il mondo. Oggi voglio consigliarvi un dolcino preparato da una mia amica, bravissima in cucina, per la festa del papà.
Questo è il link al suo blog: http://dinuzzodinux.blogspot.it/
E questo è il post del dolce:



Muffin del buonumore

Per la festa del papà ho deciso di preparare dei muffin "del buonumore" che mi sembravano perfetti per ringraziarlo di tutte le attenzioni e affettuosità che quotidianamente mi dimostra e per tirare su il morarle a lui e, diciamolo, anche a tutta la famiglia!

Ho trovato questa ricetta su Giallo Zafferano e l'ho seguita quasi alla lettera: mi sono distaccata dall'originale solo sotituendo metà del burro indicato con burro di soia, per dare una parvenza di leggerezza!
A cottura ultimata li ho lasciati raffreddare e nel frattempo ho preparato una salsa al cioccolato, sciogliendo semplicemente del cioccolato al latte (ma se preferite è ancora meglio il cioccolato fondente) con poco latte, e ho decorato i muffin in questo modo:

Si può "lisciare" la superficie dei muffin rivestendola di una ghiaccia di albume e zucchero e poi decorare col cioccolato, ma a me è venuto in mente troppo tardi ^^ 

Spero l'idea vi piaccia, buona festa del papà :)
Nux

Sono o non sono deliziosi?

Alla prossima,

P.

lunedì 18 marzo 2013

Kitsch

Sera bella gente!
Sabato io e Ciccia non avevamo voglia di andare in un ristorante o in una pizzeria e così abbiamo optato per un apericena al Kitsch in Piazza Beccaria (questo il sito http://www.kitschfirenze.com/).

La location
Come i più informati di voi sapranno esistono due Kitsch a Firenze: il Kitsch di via San Gallo e quello di Piazza Beccaria. Anche per una questione di parcheggio e di abilità nel raggiungerlo, io e Ciccia abbiamo scelto il secondo. All'esterno ci sono due verande, ma dato che la primavera tarda ad arrivare abbiamo trovato, fortunatamente, un tavolino per due all'interno. Vi consigliamo comunque di prenotare, visto che il locale è molto frequentato. La location è ovviamente "kitsch" come dice il nome, con drappeggi e ornamenti particolari e talvolta ricercatamente discordanti. Insomma, come ambientazione è decisamente interessante.

I piatti
Il Kitsch di Piazza Beccaria tra i miei amici è rinomato per il suo banchetto abbondante ed effettivamente io e Ciccia non possiamo che confermare. Il bancone per l'apericena presentava una gran quantità di cibo, con più varietà di primi, secondi, schiacciatine, pizze, e antipasti vari. In particolar modo ho apprezzato molto un primo con pennette al ragù e panna, veramente molto buone! Per finire c'era anche della macedonia fresca che è finita nel giro di due secondi netti. Il tutto lo abbiamo accompagnato con uno spritz per Ciccia e un Pinot Grigio per me. Non abbiamo fatto foto al banchetto perché l'enorme quantità di gente ce lo impediva, vi proponiamo quindi, le foto dei nostri piatti.

Pinot grigio e Spritz


















I prezzi


Il costo dell'apericena è di 9 euro. A Firenze si trova di meglio, ma alla fine la roba da mangiare è veramente tanta e nonostante il costo ve lo consigliamo caldamente.

Alla prossima!

PeC

martedì 12 marzo 2013

Giubbe rosse

Buonasera!!

Mettete una domenica pomeriggio senza partita e un temporale su Firenze e otterrete l'ambientazione del mio cappuccino alle Giubbe Rosse.
Io e le mie amiche, infatti, avendo poco tempo per vederci abbiamo optato per una sorta di tea afternoon molto british e come luogo abbiamo scelto uno dei caffè più storici e famosi di Firenze.

Alle Giubbe ci sono passati da Montale a Quasimodo, dai Futuristi a Pappa e le sue amiche che si sono sentite decisamente di classe. La location, che ve lo dico a fare, è d'effetto: Piazza della Repubblica ti fa sentire una turista nella tua stessa città. È stato veramente divertente! I camerieri in livrea rossa ci hanno servito dei biscottini da accompagnare al thé e ci hanno portato dell'acqua fresca da sorseggiare dopo il cappuccino caldo. E noi? Noi abbiamo passato una piacevole oretta a chiacchierare del più e del meno, università, lavoro e gossip vari. Quando ci siamo alzate eravamo così entusiaste da lanciarci in affermazioni del tipo "la prossima volta Paszk!".

Il prezzo è ovviamente altino (4 euro per un cappuccino al tavolo, 4,5 per un thé) però vuoi mettere l'eleganza del prendere il caffè alle Giubbe?

Ve lo consiglio vivamente, anche perché è ingiusto che alcune delle attrattive più interessanti della città (anche a livello di caffè e ristoranti) se le gustino solo i turisti! Sedetevi e datevi un tono ;) e w i fiorentini!

Giubbe Rosse
Alla prossima!

Pappa

domenica 10 marzo 2013

In Gattabuia

Salve gente!
No non ci hanno messo al fresco, tranquilli! Il Gattabuia è il locale, decisamente chic, in cui siamo stati ieri io e Ciccia!

La location
Stavolta ci siamo sdati e ci siamo inoltrati in centro. Il Gattabuia (questo il sito web: http://www.gattabuiafirenze.com/) è un ristorante pizzeria che si trova sul lungarno Cellini e che solo per questa vista merita un giudizio positivo.
Vista Firenze dal lungarno Cellini
Se questo non bastasse la location è veramente d'effetto: muratura a vista, divani in pelle, alcuni tavoli posizionati su un soppalco con travi a vista, insomma un effetto intimo, ma, come dicevo inizialmente, decisamente chiccoso. Il nostro posto, riservato stavolta, era proprio nella prima saletta sul soppalco. L'apparecchiatura è spartana, ma non sfigura.

I piatti
Il menù presenta antipasti, primi, secondi e pizze sia di terra che di mare. La scelta per primi, secondi e antipasti non è vastissima, ma pregevole. Vi basti pensare che Ciccia, ha a malincuore abbandonato l'idea di prendere come antipasto pere cotte nella birra con gorgonzola piccante e speck. Alla fine, anche per potervi dare consigli più nazional popolari, ci siamo buttati sulle pizze; io ho fatto la scelta semplice e sul sicuro col mio ormai amatissimo calzone, mentre Ciccia è andato sul particolare con una pizza bianca con pere, gorgonzola e noci (ve lo avevo detto che l'antipasto lo ispirava).
I piatti sono arrivati in tempi ragionevoli.
Il calzone
 Il mio calzone era accompagnato da dell'insalata che non ho ben capito cosa stesse a significare, forse per fare colore :). La pasta era ottima al centro, un po' troppo cotta e secca in alcuni punti, soprattutto verso l'esterno. Il cameriere mi aveva giustamente proposto un po' d'olio, ma essendo sovrappensiero ho risposto di no. La farcitura era giusta, né abbondante, ma nemmeno scarna. Il prosciutto e la mozzarella erano buoni, però mi aspettavo decisamente di meglio. C'è da dire che la portata era veramente abbondante, quindi ottima per gli appetiti difficili da soddisfare.
Passando alla pizza di Ciccia:
Pere, gorgonzola e noci
come al solito, il mio compare è andato sul particolare scegliendo questa pizza che ha innalzato immediatamente il Gattabuia a suo ristorante preferito. La pizza è bianca, la pasta era buona, ben cotta e salata al punto giusto, né troppo fine, né troppo "alla napoletana". L'accostamento pere, gorgonzola, noci non è certo una loro invenzione, ma adattarlo su una pizza è decisamente intraprendente e originale, almeno per quanto mi riguarda. Gli ingredienti erano tutti di qualità e invece di mangiare a gran velocità come spesso succede, Ciccia se l'è gustata morso dopo morso.
Alla fine, giusto per non farsi mancare nulla, si è riservato anche un po' di spazio per il dolce: un cheesecake con formaggio fresco, scenografico quanto il locale:
Cheesecake


I prezzi
I prezzi sono medio alti come è immaginabile per un ristorante sui lungarni. Noi in due con due pizze e un dolce (da bere lattine) abbiamo speso trenta euro tondi tondi.

Nel complesso il locale è veramente molto bello e interessante, i prezzi non sono proprio popolari, ma anche il cibo, che poi è la cosa importante, per quello che abbiamo provato non demerita. La scelta delle pizze è veramente molto ampia e soddisfa sia i palati più sofisticati e arditi come quello di Ciccia, sia quelli più abitudinari e limitati come il mio, mentre per i primi dovremo tornarci. Insomma, di sicuro è da provare, e poi se è il locale preferito di Ciccia in tutta Firenze potete fidarvi :)

Un bacio,

PeC


domenica 3 marzo 2013

A foho!

Sera gente!
Anche questo sabato io e Ciccia siamo andati alla scoperta dei locali della Firenze periferica e siamo capitati in Viale Corsica in un piccolo ristorante pizzeria dal nome decisamente toscano A foho! (questo il sito web: http://www.pizzeriaafoho.it/).
Dopo circa un quarto d'ora di attesa ci siamo potuti accomodare.

La location
Il locale è abbastanza piccolo e i proprietari, dati i pochi posti coperti e l'economicità del menù, cercano di riempire la sala più volte in una sera. Non siamo stati gli unici, infatti, a capitarci senza aver prenotato e a trovare posto nel giro di non troppo tempo. Le pareti sono gialle e l'apparecchiatura spartana con tovagliette di carta e tavoli e sedie colorate in legno. Il ristorante è un po' spoglio per dire la verità, ma i ragazzi che ci lavorano mi sono sembrati disponibili e alla mano, e questo vale sicuramente più di una location ad effetto.

I piatti
Il menù non è molto ampio e si può scegliere tra un numero limitato di antipasti, primi, secondi e pizze. Noi, avendo abbastanza fame, abbiamo optato per l'opzione antipasto più pizze, ordinando dei coccoli con prosciutto e stracchino e il solito calzone per me, e una pizza gorgonzola per Ciccia.
Coccoli con prosciutto crudo e stracchino
Il servizio è stato decisamente veloce e i coccoli sono arrivati a tempi record. La portata era abbondante, ottima per due persone; il prosciutto crudo dolce e dal sapore deciso, ma buono, lo stracchino nella media. Io, che personalmente non ho ancora ben capito se apprezzo i coccoli o meno, li ho mangiati con piacere, sebbene fossi prevenuta, gustandomi in particolare l'affettato.
Una volta finito l'antipasto, sono arrivate puntualmente le pizze.
Il mio calzone era leggermente asciutto, ma anche in questo caso (come all'Aloisius) l'olio extra vergine d'oliva presente sul tavolo è venuto in mio aiuto. La pasta era buona, ben cotta e salata al punto giusto.
Il calzone
Di negativo, purtroppo, c'è da dire che il prosciutto cotto nella farcitura era veramente poco, e la mia fame, che non era stata saziata dai coccoli, ne ha un po' risentito. Nel complesso, comunque, il piatto non demeritava.
La pizza gorgonzola
Passiamo, invece, alla pizza di Ciccia. Il mio compare, come avrete capito, adora i formaggi e predilige le pizze bianche. Stavolta, non essendoci ampia scelta, si è gettato su una pizza al gorgonzola. La pasta è stata promossa anche da Ciccia, che l'ha trovata né troppo alta né troppo bassa, ma la giusta via di mezzo. Il gorgonzola ben si amalgamava con la mozzarella e il pomodoro e pur non essendo niente di speciale, regalava particolarità a quella che altrimenti sarebbe stata una banale Margherita. Ciccia, stavolta, non ha voluto esprimersi con un solo vocabolo (a quanto pare lo riserva solo per le vere prelibatezze), ma i suoi giudizi sono stati più che positivi.

I prezzi
I prezzi sono il vero pezzo forte di questo piccolo localino. Se per gli antipasti, i primi e i secondi i prezzi sono medio bassi, per ciò che concerne le pizze siamo in presenza di prezzi veramente stracciati. Vi riporto il nostro scontrino perché è veramente clamoroso:

Coperto x2 - 3 euro
Lattine x2 - 4 euro
Calzone - 4 euro
Pizza Gorgonzola - 4 euro
Antipasto - 6 euro

Per un totale di 21 al quale hanno addirittura applicato lo sconto di un euro.

Insomma, che dire, io e Ciccia siamo rimasti veramente colpiti dalla generosità dei gestori del locale, e ci sentiamo di consigliarvi questo locale anche solo per questo motivo. Talvolta ti presenti ad un ristorante non avendo avuto la premura di prenotare e vieni senza tante premure rimandato a casa (e ci è capitato), mentre alla pizzeria A foho! hanno fatto accomodare noi e un'altra coppia di ragazzi a tempi record, senza essere scortesi con chi era già a tavola, e offrendoci poi un servizio celere, dei piatti buoni e un prezzo da favola.

Alla prossima!
PeC