martedì 14 maggio 2013

Paszkowski

Eccomi di nuovo qua!
Essendo un po' che non scrivevo oggi pago dazio e posto gli arretrati. Dopo aver provato le Giubbe Rosse potevamo forse esimerci dal provare l'altro caffè storico di Piazza della Repubblica? Assolutamente no! Quindi eccomi qui a parlarvi di Paszkowski (http://www.paszkowski.it/).
Biscotti da tè

Pask (come viene affettuosamente chiamato a Firenze) è il dirimpettaio delle Giubbe e proprio con le Giubbe si divide turisti e "Firenze bene" nel suo esclusivo salottino sulla piazza. Anche venerdì scorso, esattamente come quando siamo andate alle Giubbe Rosse, pioveva. Insomma una maledizione. Il cameriere ci ha gentilmente accompagnato al tavolo e, già che ci siamo, vi ripropongo qui un simpatico scambio di battute. Avendoci proposto dello champagne a mia personale esclamazione "si, dovrei aprire un mutuo per prendere dello champagne qui" il simpatico ragazzo ha affermato un "Ma, no!" per poi aggiungermi all'orecchio il reale prezzo di un bicchiere di champagne al tavolo: 15 euro! Poca roba, insomma!

Detto ciò; io e le mie amiche abbiamo preso tè e cappuccino e dieci biscottini. Vi propongo qui alcune foto.

Cappuccino

I prezzi sono ovviamente altissimi. Dieci biscottini costavano otto euro, quasi un euro a biscotto e in totale con tre tè, i biscottini e un cappuccino abbiamo speso 33 euro. E aggiungo che ci cadeva anche qualche goccia di pioggia nel capo :).

Ad ogni modo, così come per le Giubbe Rosse, stiamo sempre parlando di luoghi storici di Firenze e prezzi alti o non prezzi alti vale la pena andarci anche solo per dire di aver preso il cappuccino da Pask!


Alla prossima,

P.

1 commento:

  1. Cara Pappa
    Divertente il tuo tour gastronomico. Aggiungerei, se me lo permetti, alcune noterelle simpatiche e curiose sul caffè Paszkowski che dal 1991 è stato dichiarato monumento nazionale.
    Fu fondato nel 1896 nel palazzo delle Assicurazioni Generali ed era conosciuto come Caffè Centrale. Nel 1904 fu rilevato dai Paszkowski, birrai, e da allora è divenuto il centro della vita letteraria fiorentina che in un secolo e mezzo ha visto fra le sue ampie sale (la celebre sala da tè- una delle più grandi di Firenze- con una scenografica balconata in legno e arredi art déco) passare il fior fiore di intellettuali e artisti: Gabriele D’Annunzio, Eugenio Montale, Umberto Saba, Vasco Pratolini eccetera. Ultima curiosità l’impronunciabile nome polacco è stato ironicamente semplificato dai fiorentini in “Pazzoschi”.
    Un abbraccio
    Nonna papera

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