Eccoci di nuovo qua!!
Stavolta vi parleremo di un locale dal nome decisamente pittoresco!! Ieri, infatti, io e Ciccia eravamo dalle parti di viale Spartaco Lavagnini e incuriositi dal ristorantino diventato famoso per il baratto, abbiamo deciso di provarlo.
L'è maiala! (veramente simpatica l'idea in questi tempi di crisi di aprire un locale con questo nome) si trova in via Agnolo Poliziano ed è stato aperto recentemente rimbalzando immediatamente sulla bocca di tutti (Fiorentini e non, hanno fatto persino un servizio sul tg della Rai) per la possibilità di pagare usando il vecchio metodo del baratto. Io e Ciccia non avevamo niente da offrire, quindi non potremo darvi informazioni a riguardo, ma da ciò che abbiamo capito, al momento della prenotazione basta specificare di voler barattare qualcosa e successivamente avviene la contrattazione! Tuttavia, a parte tutta la vicenda mediatica/marketing noi vi consigliamo questo locale a prescindere essendoci trovati veramente bene!
La location
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il locale |
Il locale (quata la pagina facebook
L'è Maiala Facebook), di recente apertura, si trova in Via Agnolo Poliziano, dove un tempo c'era un ristorante greco. La zona è piuttosto accessibile per il parcheggio. Da fuori si percepisce subito che il ristorante non è grande, ma l'interno è un vero bijoux. L'unica saletta (circa una quarantina di coperti) è racchiusa e intima; la muratura è a vista e una parete è colorata di rosso. Appeso su un lato un enorme mazzo di fiaschetti colorati (come potete vedere in questa immagine trovata su internet) che ritornano anche in altri punti della stanza. L'apparecchiatura è spartana, ma d'altronde l'è maiala di questi tempi. Tavolini e sedie in legno con tovagliette di carta. La clientela è variegata e tranquilla anche se noi avevamo dietro un simpatico gruppo di giovani piuttosto particolari che sembravano conoscere la proprietaria Donella dal ciuffo viola.
I piatti
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Tortelli mugellani ai funghi porcini |
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Pappardelle al sugo l'è maiala |
L'è Maiala è un locale trattoria dai piatti prevalentemente toscani. Il menù presentava antipasti che andavano dai coccoli al tipico tagliere toscano con affettati, crostini e formaggi; primi non numerosissimi, ma variegati nella loro limitatezza (non di pesce); secondi e dessert. Noi abbiamo ordinato due primi: per me dei tortelli mugellani ai funghi porcini, mentre per Ciccia delle pappardelle al sugo l'è maiala (un sugo alla salsiccia con vino rosso e mantecato al gorgonzola). Il servizio è stato veramente veloce, neanche il tempo di finire di ordinare che ci erano già arrivati i primi. Partiamo, come al solito, dalla mia scelta. Innanzitutto devo ringraziare Ciccia che, stavolta, è stato fondamentale nel giudizio dei piatti. Ho preso questi tortelli, da brava ignorantona in materia, pensando che, piacendomi i funghi champignon, mi piacessero per assioma anche i porcini. In realtà dopo questa mia improvvisata posso dire che non soddisfano il mio palato, ma, a maggior ragione, ho apprezzato questi tortelli che erano veramente di una bontà unica e che quindi consiglierei anche a chi non ama i porcini. Per chi, viceversa, gradisce questo tipo di funghi (e ho ragione di credere di essere io la netta minoranza), Ciccia garantisce circa il loro ottimo sapore e sulla loro genuinità (tra l'altro conosco personalmente chi li fornisce al locale, quindi un plauso anche alle ditte che assicurano ai ristoranti ingredienti quasi sempre autentici e validi). La quantità era nella media, né abbondante, né scarsa, ottima per il mio stomaco. Passando al piatto di Ciccia: le pappardelle al sugo l'è maiala (salsiccia, vino rosso mantecate al gorgonzola), che io stessa avevo scartato per paura di un gusto troppo forte, si sono rivelate un'autentica prelibatezza. La pasta era semplice e casereccia e il sugo veramente delicato. Il gorgonzola si sentiva appena e anche la salsiccia col suo sapore non invadeva il piatto, facendomi letteralmente mangiare le mani per non aver optato per queste deliziose pappardelle.
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Tiramisù al vinsanto |
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Cheese cake alla nutella |
Finiti i primi ci siamo concessi anche due dolcini (Ciccia ha insistito affinché ne prendessimo uno a testa per non doverlo dividere), così abbiamo concluso con un tiramisù al vinsanto per me e un cheesecake con nutella per Ciccia. Il mio tiramisù era una variante del classico tiramisù con il biscotto inzuppato nel vinsanto invece che nel caffè. Per me, che non sono una habitué di vini, era un po' forte, viceversa Ciccia ne è rimasto estasiato, insistendo per dare per la sua personale descrizione dei dolci un'unica parola: BUONI! (sottolineando volutamente il maiuscolo e il punto esclamativo). In effetti per chi apprezza il vinsanto questa proposta dal
L'è Maiala! può essere un'interessante variante del tiramisù con caffè. La crema di mascarpone era leggera e la spolverata di cacao amaro come potete vedere abbondante! Passando al dessert di Ciccia, il cheese cake era cotto (particolare da non tralasciare perché non sempre il cheese cake, a detta del mio compare, viene passato a cottura) e il formaggio buono e delicato. Per quanto mi riguarda posso dare il mio personalissimo contributo sulla nutella affermando che trattasi di vera nutella da barattolo (non sempre infatti quando ti propinano la nutella è vera nutella) e in quantità veramente abbondante (fin troppa per Ciccia, mai abbastanza per me).
I prezzi
I prezzi erano nella media per una trattoria di piatti tipici in zona quasi centrale. Gli antipasti andavano dai 6 ai 10 euro per l'antipasto toscano che però, come vi ho descritto inizialmente, era veramente abbondante. I primi tra gli 8 e i 10 euro e i secondi intorno ai 13 euro. Il nostro scontrino a fine serata recitava:
Coperto x2 - 2 euro
Acqua 0,75cl - 2 euro
Pappardelle L'è Maiala - 8,50 euro
Tortelli porcini - 9 euro
Tiramisù Vinsanto - 5 euro
Cheese Cake - 5 euro
per un totale di 31,50 euro, pagato canonicamente in vile denaro, non avendo usufruito della possibilità del baratto.
In sostanza io e Ciccia vi consigliamo veramente vivamente questo locale, una vera chicca della zona, con piatti tipici, ma soprattutto buoni, ideale sia per una cenetta a due, sia per una cenetta con gli amici (avendo la premura di prenotare prima) in un'atmosfera cordiale e alla mano.
Alla prossima,
PeC