domenica 27 gennaio 2013

Stasera... L'è maiala!

Eccoci di nuovo qua!!

Stavolta vi parleremo di un locale dal nome decisamente pittoresco!! Ieri, infatti, io e Ciccia eravamo dalle parti di viale Spartaco Lavagnini e incuriositi dal ristorantino diventato famoso per il baratto, abbiamo deciso di provarlo. L'è maiala! (veramente simpatica l'idea in questi tempi di crisi di aprire un locale con questo nome) si trova in via Agnolo Poliziano ed è stato aperto recentemente rimbalzando immediatamente sulla bocca di tutti (Fiorentini e non, hanno fatto persino un servizio sul tg della Rai) per la possibilità di pagare usando il vecchio metodo del baratto. Io e Ciccia non avevamo niente da offrire, quindi non potremo darvi informazioni a riguardo, ma da ciò che abbiamo capito, al momento della prenotazione basta specificare di voler barattare qualcosa e successivamente avviene la contrattazione! Tuttavia, a parte tutta la vicenda mediatica/marketing noi vi consigliamo questo locale a prescindere essendoci trovati veramente bene!

La location
il locale
Il locale (quata la pagina facebook L'è Maiala Facebook), di recente apertura, si trova in Via Agnolo Poliziano, dove un tempo c'era un ristorante greco. La zona è piuttosto accessibile per il parcheggio. Da fuori  si percepisce subito che il ristorante non è grande, ma l'interno è un vero bijoux. L'unica saletta (circa una quarantina di coperti) è racchiusa e intima; la muratura è a vista e una parete è colorata di rosso. Appeso su un lato un enorme mazzo di fiaschetti colorati (come potete vedere in questa immagine trovata su internet)  che ritornano anche in altri punti della stanza. L'apparecchiatura è spartana, ma d'altronde l'è maiala di questi tempi. Tavolini e sedie in legno con tovagliette di carta. La clientela è variegata e tranquilla anche se noi avevamo dietro un simpatico gruppo di giovani piuttosto particolari che sembravano conoscere la proprietaria Donella dal ciuffo viola.

I piatti
Tortelli mugellani ai funghi porcini
Pappardelle al sugo l'è maiala
L'è Maiala è un locale trattoria dai piatti prevalentemente toscani. Il menù presentava antipasti che andavano dai coccoli al tipico tagliere toscano con affettati, crostini e formaggi; primi non numerosissimi, ma variegati nella loro limitatezza (non di pesce); secondi e dessert. Noi abbiamo ordinato due primi: per me dei tortelli mugellani ai funghi porcini, mentre per Ciccia delle pappardelle al sugo l'è maiala (un sugo alla salsiccia con vino rosso e mantecato al gorgonzola). Il servizio è stato veramente veloce, neanche il tempo di finire di ordinare che ci erano già arrivati i primi. Partiamo, come al solito, dalla mia scelta. Innanzitutto devo ringraziare Ciccia che, stavolta, è stato fondamentale nel giudizio dei piatti. Ho preso questi tortelli, da brava ignorantona in materia, pensando che, piacendomi i funghi champignon, mi piacessero per assioma anche i porcini. In realtà dopo questa mia improvvisata posso dire che non soddisfano il mio palato, ma, a maggior ragione, ho apprezzato questi tortelli che erano veramente di una bontà unica e che quindi consiglierei anche a chi non ama i porcini. Per chi, viceversa, gradisce questo tipo di funghi (e ho ragione di credere di essere io la netta minoranza), Ciccia garantisce circa il loro ottimo sapore e sulla loro genuinità (tra l'altro conosco personalmente chi li fornisce al locale, quindi un plauso anche alle ditte che assicurano ai ristoranti ingredienti quasi sempre autentici e validi). La quantità era nella media, né abbondante, né scarsa, ottima per il mio stomaco. Passando al piatto di Ciccia: le pappardelle al sugo l'è maiala (salsiccia, vino rosso mantecate al gorgonzola), che io stessa avevo scartato per paura di un gusto troppo forte, si sono rivelate un'autentica prelibatezza. La pasta era semplice e casereccia e il sugo veramente delicato. Il gorgonzola si sentiva appena e anche la salsiccia col suo sapore non invadeva il piatto, facendomi letteralmente mangiare le mani per non aver optato per queste deliziose pappardelle.
Tiramisù al vinsanto
Cheese cake alla nutella
Finiti i primi ci siamo concessi anche due dolcini (Ciccia ha insistito affinché ne prendessimo uno a testa per non doverlo dividere), così abbiamo concluso con un tiramisù al vinsanto per me e un cheesecake con nutella per Ciccia. Il mio tiramisù era una variante del classico tiramisù con il biscotto inzuppato nel vinsanto invece che nel caffè. Per me, che non sono una habitué di vini, era un po' forte, viceversa Ciccia ne è rimasto estasiato, insistendo per dare per la sua personale descrizione dei dolci un'unica parola: BUONI! (sottolineando volutamente il maiuscolo e il punto esclamativo). In effetti per chi apprezza il vinsanto questa proposta dal L'è Maiala! può essere un'interessante variante del tiramisù con caffè. La crema di mascarpone era leggera e la spolverata di cacao amaro come potete vedere abbondante! Passando al dessert di Ciccia, il cheese cake era cotto (particolare da non tralasciare perché non sempre il cheese cake, a detta del mio compare, viene passato a cottura) e il formaggio buono e delicato. Per quanto mi riguarda posso dare il mio personalissimo contributo sulla nutella affermando che trattasi di vera nutella da barattolo (non sempre infatti quando ti propinano la nutella è vera nutella) e in quantità veramente abbondante (fin troppa per Ciccia, mai abbastanza per me).

I prezzi
I prezzi erano nella media per una trattoria di piatti tipici in zona quasi centrale. Gli antipasti andavano dai 6 ai 10 euro per l'antipasto toscano che però, come vi ho descritto inizialmente, era veramente abbondante. I primi tra gli 8 e i 10 euro e i secondi intorno ai 13 euro. Il nostro scontrino a fine serata recitava:

Coperto x2 - 2 euro
Acqua 0,75cl - 2 euro
Pappardelle L'è Maiala - 8,50 euro
Tortelli porcini - 9 euro
Tiramisù Vinsanto - 5 euro
Cheese Cake - 5 euro

per un totale di 31,50 euro, pagato canonicamente in vile denaro, non avendo usufruito della possibilità del baratto.

In sostanza io e Ciccia vi consigliamo veramente vivamente questo locale, una vera chicca della zona, con piatti tipici, ma soprattutto buoni, ideale sia per una cenetta a due, sia per una cenetta con gli amici (avendo la premura di prenotare prima) in un'atmosfera cordiale e alla mano.

Alla prossima,
PeC

domenica 20 gennaio 2013

Al vecchio carlino

Sera gente!
Ieri io e Ciccia siamo stati a cena fuori dopo aver visto al cinema il nuovo film di Tarantino Django, unchained sul quale vorrei spendere due paroline veloci: veramente molto bello, lo consigliamo a tutti, sia a quelli cui piacciono le sparatorie alla Quentin Tarantino o il genere spaghetti western, sia a quelli che vogliono vedere qualche ottima interpretazione da parte dei tre protagonisti Jamie Foxx, Christoph Waltz e Leonardo Di Caprio, sia a quelle che vogliono vedere Di Caprio e basta (che a mio parere ha acquistato il triplo del fascino con la maturità del post Titanic).

Venendo a noi, verso le 21:30 siamo finiti in zona Porta al Prato, in viale Fratelli Rosselli al ristorante/pizzeria Al vecchio carlino (questo il sito web http://www.vecchiocarlino.com).

La location
Il ristorante si trova praticamente di fronte alla porta, e il parcheggio non è difficile da trovare specialmente vicino alla ex stazione Leopolda. Dopo due minuti di attesa ci hanno fatto accomodare in una stanzina adiacente alla stanza centrale (il locale dispone anche di uno spazio all'aperto per l'estate). Le pareti sono gialle e, per la prima volta, posso dare un responso anche sul bagno (venivo da quasi 3 ore di film): pulito, ma piccolino e soprattutto con temperature prossime allo zero (una finestra che dava sull'esterno era stata clamorosamente tenuta aperta). I tavoli sono in legno e spaziosi, l'apparecchiatura spartana come quella dell'Acasamia (tovagliette di carta). Il locale dispone di copertura wifi con password inserita all'interno del menù ed ha anche un contatto skype oltre ai comuni numeri di telefono fisso e mobile, finalmente una nota piacevolmente tecnologica.

I piatti
Il menù presenta antipasti, primi e secondi di terra e di pesce con delle piccole foto a lato. Segnaliamo che è presente un'ampia scelta di birre. Le pizze, sulle quali è ricaduta la nostra scelta, hanno una simpatica particolarità: il loro nome rimanda a calciatori e personaggi vecchi e attuali (di questa stagione nessuno, ad onor del vero) della Fiorentina. Si va da Prandelli, al Tanque Silva (che, se qualcuno si intende un po' di calcio, concorderà con noi nel dire che a Firenze giusto la pizza, di buono, ha fatto), passando per Pazzini e Gamberini. In realtà non tutte le pizze hanno nomi calcistici, la mia per esempio era una "banalissima" baguette con prosciutto cotto e funghi e salame toscano; Ciccia invece si è lanciato sul suo unico amore Pazzini che a quanto pare, oltre a riscontrare i suoi gusti calcistici, riscontra anche quelli culinari con gorgonzola, salsiccia, prosciutto cotto e origano. Il servizio non è stato veloce come nelle ultime occasioni, ma dato che ormai eravamo rassegnati a mangiare tardi non ci abbiamo fatto più di tanto caso.
Baguette con prosciutto cotto, funghi e salame toscano

Pizza Pazzini
Ci scusiamo per le foto, ma le pareti gialle hanno un po' peggiorato la resa dei colori. Comunque, la mia baguette come potete vedere aveva delle fette di salame toscano all'esterno e un ripieno di mozzarella, prosciutto cotto e funghi. La pasta era un po' fine e quasi impercepibile accostata al ripieno. Agli estremi essendo arrotolata risultava poco cotta e sapeva un po' di lievito, a noi personalmente (l'ha assaggiata anche Ciccia) non infastidiva, ma era doveroso farlo presente. Negli altri punti, viceversa risultava ben cotta. Passando agli ingredienti, ho avuto l'impressione che la mozzarella non fosse fiordilatte ma di bufala anche se non era specificato sul menù. Ad ogni modo aveva un sapore molto forte che, accostato a quello dei funghi (champignon molto buoni), copriva totalmente quello del prosciutto cotto. Il salame toscano, infine, era buono. Sul lato una noce di stracchino che però non ho mangiato.

Passando alla pizza di Ciccia, la pasta era molto fine, gli ingredienti genuini e ben amalgamati. Nel complesso Ciccia ha apprezzato più questa di pizza rispetto a quella del locale Acasamia. In particolare il gorgonzola (di cui Ciccia è un vero amatore) era veramente di qualità.

Torta pere e mele
Dopo le pizze abbiamo deciso di prendere un dolcino tra i pochi rimasti: una fetta di torta di mele e pere. Il dessert è arrivato dopo circa 20 minuti e dopo un piccolo fraintendimento (avevamo chiesto un dolce che non ci è mai arrivato) e Ciccia ha deciso di usare una sola parola per descriverlo: "sfizioso" a voi la possibilità di confermare la sua impressione!

I prezzi
Per ciò che riguarda i prezzi possiamo definirli nella media per i primi (sui 12 euro quelli di mare, sugli 8/10 quelli di terra), le pizze invece partivano dai 7 euro. Il nostro scontrino a fine cena recitava:
Baguette 8.10 euro
Pazzini 8.10 euro
Lattine x2 4.60 euro
Torta 4.50 euro
Servizio (11% del subtotale) 3.03 euro

per un totale di 28.33 euro.

In sintesi per quanto riguarda le pizze io e Ciccia promuoviamo il Vecchio Carlino, sperando che a breve si possa optare anche per una pizza Borja Valero, dato che la scelta di Ciccia ha portato fortuna regalando una doppietta all'attaccante attualmente del Milan!

Alla prossima!
PeC


sabato 19 gennaio 2013

Interno27

Ciao a tutti!!
Ieri ho passato una seratina tranquilla a cena fuori con due amiche! Siamo state in questo ristorante, l'Interno 27, un po' fuori dal centro in zona Peretola, in via Primo Settembre (davanti al Tenax per i più mondani, vicino all'Ikea per i mobilio addicted e per gli svedesi). Questo il sito web http://www.pizzeriainterno27.it. Io e Ciccia ci eravamo già stati e non ci eravamo trovati male, quindi ho deciso di bissare.

La location
La zona è facile da raggiungere e comoda per il parcheggio, come spesso succede per i locali fuori dal centro. Pur essendo un venerdì sera non c'era molta confusione, e il locale era semivuoto. Abbiamo scelto un tavolino appartato nell'ampia sala unica che presenta il ristorante (con forno a legna ben visibile). Tempo dieci minuti e nel tavolo vicino al nostro si è seduto un folto gruppo di ragazzi per quella che sembrava una cena aziendale o una cena di una squadra di calcio; l' "appartato" è andato a farsi benedire, ma le chiacchiere su calcio, Fiorentina, Juventus, fantacalcio ecc sono state un piacevole sottofondo ai nostri frivoli discorsi tra donne. L'apparecchiatura, infine, era informale con tovaglia e tovagliolini di carta.

I piatti
Il menù presenta antipasti, primi e secondi di terra e di mare più, naturalmente, le pizze. Noi abbiamo preso: delle tagliatelle mari e monti (con cozze, vongole e funghi), un calzone prosciutto e funghi, e una pizza con la salsiccia. Il servizio è stato anche stavolta molto veloce.

tagliatelle mari e monti
Le tagliatelle mari e monti erano, come specificato sopra, con vongole, cozze e funghi, con qualche pomodorino. I funghi erano decisamente buoni, un po' meno le cozze e le vongole, che però conferivano un piacevole sapore e profumo di mare al piatto. I pomodorini erano freschi e genuini. La pasta ben cotta, anche se a me piace più al dente.

Calzone prosciutto e funghi
Passando alle pizze devo fare una piccola critica: troppo oleose e acquose entrambe. Nel calzone il prosciutto cotto era molto buono e fine e i funghi champignon apprezzabili. La pasta leggermente sciocca e un po' bruciacchiata come potete vedere dalla foto.

Pizza con salsiccia
La pizza con la salsiccia, personalmente non l'ho assaggiata, ma la mia amica, purtroppo, non ne è rimasta molto soddisfatta. La salsiccia era a tratti poco cotta così come la mozzarella. Niente da dire sul pomodoro che risultava saporito.  

Non abbiamo preso altro perché eravamo abbastanza piene.
Le cameriere sono state veramente carine e si sono addirittura scusate per la confusione che da metà cena in poi si era venuta a creare intorno al nostro tavolo.

I prezzi
Anche stavolta sono stata piuttosto fortunata e ho trovato dei prezzi veramente abbordabili (tra l'altro presenti anche sul sito, con un piacevole senso della trasparenza). Lo scontrino a fine cena riportava:

Tagliolini mari e monti 10,50 €
Calzone prosciutto e funghi 6,50 €
Salsiccia 6,00
Acqua 1,50 €
Lattine x2 5,00 €

per un totale di 28 euro, senza contare i tre cioccolatini che ci sono stati gentilmente offerti. Il coperto non ci è stato conteggiato, non so se per distrazione, io stessa me ne sono resa conto ora che riguardavo lo scontrino.

Nel complesso, anche se i piatti serviti ieri avevano qualche pecca, non mi sento di bocciare questo locale, sia perché i prezzi non sono pretenziosi e nel rapporto qualità prezzo non si perde niente, sia perché la prima volta che c'ero stata con Ciccia, le pizze che avevamo preso non avevano demeritato assolutamente.
Alla prossima,

P.

martedì 15 gennaio 2013

Muuuuuuffin!!

Off topic!
Devo assolutamente consigliarvi i muffin del forno Pan... D'oro in via di Brozzi (questa la pagina Facebook Pan...d'oro)! Oggi mia mamma, grande donna in queste occasioni, mi ha fatto trovare al ritorno da lavoro questo buonissimo muffin al cioccolato con cuore di nutella e scaglie di cioccolato... Paradisiaco! Ho dovuto fotografarlo e postarlo per forza!!
Alla prossima,
P.

il muffin

lunedì 14 gennaio 2013

Metti una sera a cena... Acasamia

Dove siete stati ieri sera?
Acasamia.
A casa tua?
No, Acasamia.

Ok, tralasciando le battutone di bassa lega (che poi sfidiamo chiunque la prima volta a non assumere perlomeno un'espressione perplessa), passiamo al locale.

La location

Acasamia (questo il sito web: http://www.pizzaecarboneacasamia.it/) si trova in via Pisana (ne esiste anche un altro in Piazza Ghiberti), che non è proprio il massimo per trovare parcheggio. Tuttavia, con un po' di arguzia, sano opportunismo e abilità di manovra (cosa di cui io, P., non dispongo, ma che, per fortuna, C. ha in abbondanza) il posto si trova. Ecco, magari non andateci con 25 auto.
Il locale dall'esterno si presenta semplice e apparentemente poco spazioso, ma una volta entrati constatiamo che dispone di due ampie sale grazie alle quali è possibile, volendo, organizzare cene di classe, aziendali o simili.
Noi, purtroppo, non avendo prenotato siamo stati fatti accomodare in un tavolino fin troppo vicino all'entrata, posizione che ci ha fatto un po' soffrire il freddo, ma trattasi solo di piccolo inconveniente. Il tavolo era spazioso, in legno e l'apparecchiatura spartana (per capirci c'erano le tovagliette di carta), ma d'altronde la semplicità è un po' un tratto distintivo di questo ristorante che fa del Acasamia si mangia come a casa tua il suo motto.

Il cibo

Il calzone
Ma passiamo al cibo, che d'altronde per mangiare siamo venuti, mica per ammirare il locale! Il menù come potrete vedere anche dal sito è variegato, con antipasti, primi, secondi (tutti di terra, prevalentemente toscani e della cucina dell'Italia centrale) e pizze, sulle quali ci siamo gettati a capofitto. Le nostre ordinazioni sono state: un calzone classico e una pizza bianca A Gattò (con provola, salsiccia e patate). La celerità del servizio (circa 10 minuti) è stata veramente una nota positiva, anche calcolando il servizio da asporto che il locale offre. Pur essendo vicini alla cucina i nostri occhietti di falco non sono riusciti a capire se il forno era a legna o elettrico, ad ogni modo dobbiamo ammettere che il risultato è stato piuttosto soddisfacente!
A Gattò
Il tortino pere e cioccolato
Entrambe le pizze erano buone, la pasta alta e leggermente gommosa lungo il bordo (agli estremi nel caso del calzone), sottile verso il centro e un goccino salata, ma assolutamente non in modo fastidioso. Gli ingredienti di entrambe le pizze erano saporiti, genuini e piacevoli (ok, la nostra tecnica da critici da tavola si affinerà col tempo), le dimensioni medie (hanno soddisfatto l'ampio e senza fondo stomaco di C. e hanno riempito completamente il mio, ben più modesto e ristretto).
I prezzi, vera perla del locale, ci hanno convinto a prendere anche un dolcino (nel mio stomaco si è magicamente materializzato un po' di spazio giusto giusto per il dessert, in quello di C. il fondo non arriva mai); così eccovi servito un tortino di pere e cioccolato, buono, ma non squisito (il mio parere si fa più critico quando si tocca la sfera dolci).

I prezzi

2 coperti: 3 euro
2 lattine: 5 euro
Calzone: 5 euro
A Gattò: 6,5 euro
Dolce: 4,5 euro
Totale: 24 euro

Le pizze avevano prezzi veramente modesti, la margherita veniva solo 3 euro e c'era anche la possibilità di prendere dei taglieri.

In sintesi ci sentiamo di promuovere questo locale, se non altro i prezzi si avvicinano molto alle possibilità del momento, il che non è poco assolutamente! Le pizze poi non demeritavano, magari ci torneremo per provare qualche primo :)

Alla prossima!
PeC

domenica 13 gennaio 2013

Pappa e Ciccia alla riscossa!

Non c'è amore più sincero di quello per il cibo

Così diceva George Bernard Shaw e noi, direi, siamo piuttosto d'accordo. 
Siamo due ragazzi fiorentini, e abbiamo deciso di aprire questo blog per dare al mondo qualche consiglio sui ristoranti della magnifica Firenze. 
Talvolta ci cimenteremo anche nel commento di piatti da noi eseguiti, con le nostre manine sante insomma (o quelle delle nostre mamme, fa lo stesso). Se avete qualche locale da suggerirci dove mandarci come cavie umane, potete scriverlo tranquillamente nei commenti. 

Via, bando alle ciance, che questo post di presentazione è stato più faticoso di un parto!
A presto!
PeC