lunedì 14 gennaio 2013

Metti una sera a cena... Acasamia

Dove siete stati ieri sera?
Acasamia.
A casa tua?
No, Acasamia.

Ok, tralasciando le battutone di bassa lega (che poi sfidiamo chiunque la prima volta a non assumere perlomeno un'espressione perplessa), passiamo al locale.

La location

Acasamia (questo il sito web: http://www.pizzaecarboneacasamia.it/) si trova in via Pisana (ne esiste anche un altro in Piazza Ghiberti), che non è proprio il massimo per trovare parcheggio. Tuttavia, con un po' di arguzia, sano opportunismo e abilità di manovra (cosa di cui io, P., non dispongo, ma che, per fortuna, C. ha in abbondanza) il posto si trova. Ecco, magari non andateci con 25 auto.
Il locale dall'esterno si presenta semplice e apparentemente poco spazioso, ma una volta entrati constatiamo che dispone di due ampie sale grazie alle quali è possibile, volendo, organizzare cene di classe, aziendali o simili.
Noi, purtroppo, non avendo prenotato siamo stati fatti accomodare in un tavolino fin troppo vicino all'entrata, posizione che ci ha fatto un po' soffrire il freddo, ma trattasi solo di piccolo inconveniente. Il tavolo era spazioso, in legno e l'apparecchiatura spartana (per capirci c'erano le tovagliette di carta), ma d'altronde la semplicità è un po' un tratto distintivo di questo ristorante che fa del Acasamia si mangia come a casa tua il suo motto.

Il cibo

Il calzone
Ma passiamo al cibo, che d'altronde per mangiare siamo venuti, mica per ammirare il locale! Il menù come potrete vedere anche dal sito è variegato, con antipasti, primi, secondi (tutti di terra, prevalentemente toscani e della cucina dell'Italia centrale) e pizze, sulle quali ci siamo gettati a capofitto. Le nostre ordinazioni sono state: un calzone classico e una pizza bianca A Gattò (con provola, salsiccia e patate). La celerità del servizio (circa 10 minuti) è stata veramente una nota positiva, anche calcolando il servizio da asporto che il locale offre. Pur essendo vicini alla cucina i nostri occhietti di falco non sono riusciti a capire se il forno era a legna o elettrico, ad ogni modo dobbiamo ammettere che il risultato è stato piuttosto soddisfacente!
A Gattò
Il tortino pere e cioccolato
Entrambe le pizze erano buone, la pasta alta e leggermente gommosa lungo il bordo (agli estremi nel caso del calzone), sottile verso il centro e un goccino salata, ma assolutamente non in modo fastidioso. Gli ingredienti di entrambe le pizze erano saporiti, genuini e piacevoli (ok, la nostra tecnica da critici da tavola si affinerà col tempo), le dimensioni medie (hanno soddisfatto l'ampio e senza fondo stomaco di C. e hanno riempito completamente il mio, ben più modesto e ristretto).
I prezzi, vera perla del locale, ci hanno convinto a prendere anche un dolcino (nel mio stomaco si è magicamente materializzato un po' di spazio giusto giusto per il dessert, in quello di C. il fondo non arriva mai); così eccovi servito un tortino di pere e cioccolato, buono, ma non squisito (il mio parere si fa più critico quando si tocca la sfera dolci).

I prezzi

2 coperti: 3 euro
2 lattine: 5 euro
Calzone: 5 euro
A Gattò: 6,5 euro
Dolce: 4,5 euro
Totale: 24 euro

Le pizze avevano prezzi veramente modesti, la margherita veniva solo 3 euro e c'era anche la possibilità di prendere dei taglieri.

In sintesi ci sentiamo di promuovere questo locale, se non altro i prezzi si avvicinano molto alle possibilità del momento, il che non è poco assolutamente! Le pizze poi non demeritavano, magari ci torneremo per provare qualche primo :)

Alla prossima!
PeC

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