domenica 31 marzo 2013

Bistrò del mare

Buongiorno gente!
la location
Come sta andando la Pasqua? State lievitando in seguito a pranzi infiniti? Io sono tornata da poco dal mio pranzo in famiglia, mentre Ciccia penso stia assumendo la forma di una palla a casa di qualche parente. Dal momento che io, invece, ho avuto la fortuna di pranzare in un ristorante di pesce eccomi qui a recensirvi il Bistrò del mare.

La location
Il Bistrò del mare (questo il sito web: http://www.bistrodelmare.it/) è un ristorante di pesce che si trova sul Lungarno Corsini. Insomma stiamo parlando del meglio del meglio (alla faccia della crisi). Nel ristorante si entra da un immenso portone e la location è semplice ma d'effetto. Oltre alle due sale a pian terreno vi è un soppalco molto delizioso e un privee che non ho potuto vedere. Ad ogni modo vi allego una foto che ho scattato dal soppalco.

I piatti
Abbiamo iniziato con due antipasti: delle crocchette di baccalà e delle alici fritte, entrambi buoni e delicati. Li ho assaggiati entrambi e devo dire che le crocchette erano veramente ottime. A detta dei miei commensali c'era un po' di porro, ma io non l'ho avvertito e ne sono ben felice dal momento che non mi piace.
Crocchette di baccalà
Alici fritte

Passando ai primi, abbiamo ordinato delle linguine agli scampi e asparagi per me, uno spaghetto allo scoglio per mia sorella e dei paccheri ai gamberetti e carciofi per mio babbo e mia nonna. Il mio primo era delizioso: gli scampi (quattro) erano buonissimi e l'accostamento con gli asparagi non demeritava. Per quello che riguarda gli altri primi non posso esprimere grossi pareri in quanto non li ho assaggiati, però mio babbo ha detti che l'abbinamento gamberetti carciofi è da riproporre e che l'unico appunto era sui paccheri che non erano rigati. Tutta la pasta era al dente.
linguine scampi e asparagi
spaghetto allo scoglio
paccheri gamberetti e carciofi














Infine i secondi: due fritture miste e un branzino all'isolana. 
Le fritture erano di pesce e di verdure con totani, gamberi, cavolini, carote ecc. Il branzino saporito, ma delicato.
frittura mista

branzino all'isolana









Per concludere abbiamo preso anche dei dolcini: un tiramisù per me e due tortini al cioccolato gianduia, nocciole tostate e frutto della passione, ma non vi metterò le foto che sennò intaso questo post di immagini. Fidatevi del mio giudizio e vi assicuro che erano molto buoni, anche se sia mio babbo che mia sorella avrebbero evitato il frutto della passione.

Anche stavolta, come tutte le volte che giudico un ristorante dove sono stata in compagnia non vi riporterò lo scontrino. I prezzi sono ovviamente alti, come era immaginabile per un ristorante di pesce sul Lungarno Corsini, tuttavia per una cenetta romantica con magari solo un primo a testa merita di essere provato. Poi di sera una passeggiata in centro renderà il tutto più romantico.

Concludo augurandovi ancora una buona e serena Pasqua da parte mia e da parte di Ciccia. che mi ha appena comunicato di aver messo su come minimo tre chili!

Alla prossima,
PeC

domenica 24 marzo 2013

'O Munaciello

Sera gente!
Eccomi di nuovo qua per quello che è diventato quasi un appuntamento settimanale. Ieri sera io e Ciccia abbiamo cercato un ristorante che fosse in zona Santo Spirito perché dopo cena volevamo andare alla Specola che ieri ha proposto un'interessante iniziativa tenendo aperte le sue sale a gratis per una raccolta fondi in favore della Città della Scienza. Così siamo approdati in questo ristorante veramente d'effetto: 'O Munaciello.

La location
Per la location a questo giro posso proporvi una foto, ma devo dire che non renderebbe comunque l'idea. 'O Munaciello (questo il sito web: http://www.munaciello.com/) è un ristorante/pizzeria ambientato in un antico convento in Via Maffia. Trovare parcheggio è un po' complicato, come d'altronde lo è quasi dappertutto in centro e Oltrarno; noi abbiamo trovato un posto vicino piazza del Carmine e poi abbiamo camminato un poco. Dicevamo della location, beh, io sono rimasta francamente senza parole. C'ero già stata, ma non me lo ricordavo assolutamente così. Soffitti altissimi, arredamento ricercato con grossi grappoli di aglio e peperoncino appesi alle pareti e poi continui richiami alla cultura napoletana: dai film di Totò, alle maglie di Maradona, ecc.
la location
Insomma che dirvi? Da una parte sembra di essere entrati in casa di un simpatico napoletano, dall'altra hai uno spazio chiuso che però si apre grazie agli immensi spazi. Veramente suggestivo.

I cibi
In un ristorante napoletano non potevamo esimerci dall'ordinare la pizza. E se io ho ordinato il solito calzone, Ciccia, che regala sempre grandi gioie, ha ordinato una Sette Nani ovvero sulla carta una pizza con 7 ingredienti a scelta del pizzaiolo. Vi dico solo che la cameriera l'ha guardato come se avesse organizzato cinque pizze insieme :). I tempi di attesa sono stati medi (circa una ventina di minuti) ma le pizze meritavano. Partiamo dalla mia:
il calzone
come potete vedere dalla foto è un calzone decisamente diverso dai soliti, molto più schiacciato e non propriamente dalla forma a mezza luna. Una sorta di margheritina con ripieno, dato anche l'ampio uso di pomodoro che di solito nei calzoni non c'è. Veramente particolare e buono. La pasta era buona, leggermente poco salata e ai bordi manteneva un po' il sapore del lievito risultando quasi come una morbida schiacciata. Il prosciutto cotto all'interno molto buono e tagliato in pezzettini molto piccoli. La mozzarella era fiordilatte. L'ho mangiata veramente con piacere.
Ma passiamo ora al pezzo forte della nostra cena, ovvero la pizza di Ciccia:
Sette Nani
io non so voi, ma a me solo l'immagine fa tornare l'acquolina in bocca anche perché io adoro il colore nel cibo. Ma passiamo alle cose serie: gli ingredienti dovevano essere sette come vi ho già anticipato e invece, esclusi la pasta il pomodoro e la mozzarella di base, erano ben dieci: salsiccia, patate (che erano in uno spicchio della pizza che era stato lasciato bianco, ovvero senza pomodoro), prosciutto crudo, prosciutto cotto, funghi champignon, un pomodorino al centro accompagnato a una noce di mozzarella, rucola e friarielli (nuovamente accompagnati alla salsiccia). Gli ingredienti erano tutti buonissimi a detta di Ciccia e per la prima volta finito il piatto l'ho visto pieno e esausto. Non gli era rimasto nemmeno lo spazio per un mini dolcino. Il cornicione della pizza come potete vedere dalla foto era alto, come in qualsiasi pizza napoletana che si rispetti, ma Ciccia non può darmi giudizi più precisi sulla pasta perché il mix di sapori che la ricopriva gli ha impedito di concentrarsi su di essa.


I prezzi
Unica nota forse un po' negativa del posto sono i prezzi medio alti. Meritavano sicuramente anche gli antipasti, ma per le nostre finanze spendere altri dodici euro per un antipasto in due ci sembravano troppi. Sicuramente in un momento di maggiore prosperità ci torneremo.
Lo scontrino, comunque, a fine serata recitava:

Coperto x2: 4 euro
Lattine x2: 6 euro
Calzone classico: 8 euro
Sette Nani: 10 euro

Nel complesso noi abbiamo passato una bellissima serata e, salvo i prezzi, l'ambientazione e il cibo erano veramente spettacolari. Ci torneremo sicuramente, e se dovessi organizzare una cenetta in compagnia probabilmente ci porterei anche qualche amico.

Alla prossima,

PeC

giovedì 21 marzo 2013

Cornetti e cappuccini

Salve!

Io e Ciccia oltre ad essere degli habitué della cena fuori il sabato sera, ogni tanto ci concediamo un cornetto e un cappuccino in qualche bar di Firenze. Così, dopo avervi parlato del pomeriggio alle Giubbe Rosse con le mie amiche, ecco che vi parlo di due altri caffè, non storici, ma molto frequentati.

Il primo è in realtà una pasticceria: la pasticceria Querci in Piazza Viesseux. Io è Ciccia ci siamo stati due volte e l'abbiamo sempre trovata molto affollata, con numerose macchine parcheggiate fuori (nei dintorni ci sono dei parcheggi blu a pagamento per i non residenti) e gente di ogni tipo: dai signori anziani, ai giovani radunati nella verandina all'esterno. Il locale offre una assortita scelta di pezzi dolci e salati oltre alla pasticceria "maxi" e mignon. Lo scontrino va fatto prima di servirsi. Ciccia sabato scorso ha preso un cornetto vuoto e un cappuccino, mentre io che desidero ardentemente perdere qualche chilo, ho optato per il solo cappuccino (il fatto che lo accompagni con tre bustine di zucchero rende più difficile il proposito di dieta, ma a me piace tutto dolce). La brioche, a detta del mio compare, era molto buona, e anche il cappuccino era fatto bene (anche i cappuccini bisogna saperli fare, vi capita mai di trovarvi di fronte una tazza bollente che non riuscite a bere?). Dunque, se vi trovate in zona Statuto potete fare una capatina qui in mezzo al pomeriggio, e dalle 19 potrete anche sfruttare l'aperitivo, che abbiamo avuto modo solo di sbirciare.

Pasticceria Querci
L'altro bar è l'Onda dolce in Via Pistoiese.Ci sono stata martedì dopo aver fatto le analisi del sangue (argh!) e ho preso, per fare colazione, un cappuccino e una brioche alla cioccolata. In realtà ci capito spesso all'Onda dolce e di solito prendo una specie di flauto, molto buono, con all'interno la nutella (tutto ciò prima che decidessi di perdere qualche chilo). Come bar è ottimo per chi è della zona, ma anche per chi abita nei dintorni. Con l'avvicinarsi dell'estate lo vedrete spesso pieno la domenica mattina, con molta gente che si ferma a fare colazione qui per poi partire per il mare, me compresa. Per quanto riguarda la location ha sia dei posti all'aperto sia una sala al piano di sopra che potete prenotare per qualche evento. Anche qui, oltre ai pezzi dolci e salati (niente pasticceria però), dalle 19 è disponibile l'aperitivo con stuzzichini vari. Ed ecco qui la foto del mio cappuccino, molto buono anche qui, con la simpatica forma del cuore, che dopo gli esami del sangue ci voleva proprio!

Onda Dolce

Questo è quanto! Spero che sia utile per gli amanti del cornetto e cappuccino! :)
Alla prossima,

PeC

martedì 19 marzo 2013

Festa del papà!

Giorno gente!
E giorno soprattutto ai papà di tutto il mondo. Oggi voglio consigliarvi un dolcino preparato da una mia amica, bravissima in cucina, per la festa del papà.
Questo è il link al suo blog: http://dinuzzodinux.blogspot.it/
E questo è il post del dolce:



Muffin del buonumore

Per la festa del papà ho deciso di preparare dei muffin "del buonumore" che mi sembravano perfetti per ringraziarlo di tutte le attenzioni e affettuosità che quotidianamente mi dimostra e per tirare su il morarle a lui e, diciamolo, anche a tutta la famiglia!

Ho trovato questa ricetta su Giallo Zafferano e l'ho seguita quasi alla lettera: mi sono distaccata dall'originale solo sotituendo metà del burro indicato con burro di soia, per dare una parvenza di leggerezza!
A cottura ultimata li ho lasciati raffreddare e nel frattempo ho preparato una salsa al cioccolato, sciogliendo semplicemente del cioccolato al latte (ma se preferite è ancora meglio il cioccolato fondente) con poco latte, e ho decorato i muffin in questo modo:

Si può "lisciare" la superficie dei muffin rivestendola di una ghiaccia di albume e zucchero e poi decorare col cioccolato, ma a me è venuto in mente troppo tardi ^^ 

Spero l'idea vi piaccia, buona festa del papà :)
Nux

Sono o non sono deliziosi?

Alla prossima,

P.

lunedì 18 marzo 2013

Kitsch

Sera bella gente!
Sabato io e Ciccia non avevamo voglia di andare in un ristorante o in una pizzeria e così abbiamo optato per un apericena al Kitsch in Piazza Beccaria (questo il sito http://www.kitschfirenze.com/).

La location
Come i più informati di voi sapranno esistono due Kitsch a Firenze: il Kitsch di via San Gallo e quello di Piazza Beccaria. Anche per una questione di parcheggio e di abilità nel raggiungerlo, io e Ciccia abbiamo scelto il secondo. All'esterno ci sono due verande, ma dato che la primavera tarda ad arrivare abbiamo trovato, fortunatamente, un tavolino per due all'interno. Vi consigliamo comunque di prenotare, visto che il locale è molto frequentato. La location è ovviamente "kitsch" come dice il nome, con drappeggi e ornamenti particolari e talvolta ricercatamente discordanti. Insomma, come ambientazione è decisamente interessante.

I piatti
Il Kitsch di Piazza Beccaria tra i miei amici è rinomato per il suo banchetto abbondante ed effettivamente io e Ciccia non possiamo che confermare. Il bancone per l'apericena presentava una gran quantità di cibo, con più varietà di primi, secondi, schiacciatine, pizze, e antipasti vari. In particolar modo ho apprezzato molto un primo con pennette al ragù e panna, veramente molto buone! Per finire c'era anche della macedonia fresca che è finita nel giro di due secondi netti. Il tutto lo abbiamo accompagnato con uno spritz per Ciccia e un Pinot Grigio per me. Non abbiamo fatto foto al banchetto perché l'enorme quantità di gente ce lo impediva, vi proponiamo quindi, le foto dei nostri piatti.

Pinot grigio e Spritz


















I prezzi


Il costo dell'apericena è di 9 euro. A Firenze si trova di meglio, ma alla fine la roba da mangiare è veramente tanta e nonostante il costo ve lo consigliamo caldamente.

Alla prossima!

PeC

martedì 12 marzo 2013

Giubbe rosse

Buonasera!!

Mettete una domenica pomeriggio senza partita e un temporale su Firenze e otterrete l'ambientazione del mio cappuccino alle Giubbe Rosse.
Io e le mie amiche, infatti, avendo poco tempo per vederci abbiamo optato per una sorta di tea afternoon molto british e come luogo abbiamo scelto uno dei caffè più storici e famosi di Firenze.

Alle Giubbe ci sono passati da Montale a Quasimodo, dai Futuristi a Pappa e le sue amiche che si sono sentite decisamente di classe. La location, che ve lo dico a fare, è d'effetto: Piazza della Repubblica ti fa sentire una turista nella tua stessa città. È stato veramente divertente! I camerieri in livrea rossa ci hanno servito dei biscottini da accompagnare al thé e ci hanno portato dell'acqua fresca da sorseggiare dopo il cappuccino caldo. E noi? Noi abbiamo passato una piacevole oretta a chiacchierare del più e del meno, università, lavoro e gossip vari. Quando ci siamo alzate eravamo così entusiaste da lanciarci in affermazioni del tipo "la prossima volta Paszk!".

Il prezzo è ovviamente altino (4 euro per un cappuccino al tavolo, 4,5 per un thé) però vuoi mettere l'eleganza del prendere il caffè alle Giubbe?

Ve lo consiglio vivamente, anche perché è ingiusto che alcune delle attrattive più interessanti della città (anche a livello di caffè e ristoranti) se le gustino solo i turisti! Sedetevi e datevi un tono ;) e w i fiorentini!

Giubbe Rosse
Alla prossima!

Pappa

domenica 10 marzo 2013

In Gattabuia

Salve gente!
No non ci hanno messo al fresco, tranquilli! Il Gattabuia è il locale, decisamente chic, in cui siamo stati ieri io e Ciccia!

La location
Stavolta ci siamo sdati e ci siamo inoltrati in centro. Il Gattabuia (questo il sito web: http://www.gattabuiafirenze.com/) è un ristorante pizzeria che si trova sul lungarno Cellini e che solo per questa vista merita un giudizio positivo.
Vista Firenze dal lungarno Cellini
Se questo non bastasse la location è veramente d'effetto: muratura a vista, divani in pelle, alcuni tavoli posizionati su un soppalco con travi a vista, insomma un effetto intimo, ma, come dicevo inizialmente, decisamente chiccoso. Il nostro posto, riservato stavolta, era proprio nella prima saletta sul soppalco. L'apparecchiatura è spartana, ma non sfigura.

I piatti
Il menù presenta antipasti, primi, secondi e pizze sia di terra che di mare. La scelta per primi, secondi e antipasti non è vastissima, ma pregevole. Vi basti pensare che Ciccia, ha a malincuore abbandonato l'idea di prendere come antipasto pere cotte nella birra con gorgonzola piccante e speck. Alla fine, anche per potervi dare consigli più nazional popolari, ci siamo buttati sulle pizze; io ho fatto la scelta semplice e sul sicuro col mio ormai amatissimo calzone, mentre Ciccia è andato sul particolare con una pizza bianca con pere, gorgonzola e noci (ve lo avevo detto che l'antipasto lo ispirava).
I piatti sono arrivati in tempi ragionevoli.
Il calzone
 Il mio calzone era accompagnato da dell'insalata che non ho ben capito cosa stesse a significare, forse per fare colore :). La pasta era ottima al centro, un po' troppo cotta e secca in alcuni punti, soprattutto verso l'esterno. Il cameriere mi aveva giustamente proposto un po' d'olio, ma essendo sovrappensiero ho risposto di no. La farcitura era giusta, né abbondante, ma nemmeno scarna. Il prosciutto e la mozzarella erano buoni, però mi aspettavo decisamente di meglio. C'è da dire che la portata era veramente abbondante, quindi ottima per gli appetiti difficili da soddisfare.
Passando alla pizza di Ciccia:
Pere, gorgonzola e noci
come al solito, il mio compare è andato sul particolare scegliendo questa pizza che ha innalzato immediatamente il Gattabuia a suo ristorante preferito. La pizza è bianca, la pasta era buona, ben cotta e salata al punto giusto, né troppo fine, né troppo "alla napoletana". L'accostamento pere, gorgonzola, noci non è certo una loro invenzione, ma adattarlo su una pizza è decisamente intraprendente e originale, almeno per quanto mi riguarda. Gli ingredienti erano tutti di qualità e invece di mangiare a gran velocità come spesso succede, Ciccia se l'è gustata morso dopo morso.
Alla fine, giusto per non farsi mancare nulla, si è riservato anche un po' di spazio per il dolce: un cheesecake con formaggio fresco, scenografico quanto il locale:
Cheesecake


I prezzi
I prezzi sono medio alti come è immaginabile per un ristorante sui lungarni. Noi in due con due pizze e un dolce (da bere lattine) abbiamo speso trenta euro tondi tondi.

Nel complesso il locale è veramente molto bello e interessante, i prezzi non sono proprio popolari, ma anche il cibo, che poi è la cosa importante, per quello che abbiamo provato non demerita. La scelta delle pizze è veramente molto ampia e soddisfa sia i palati più sofisticati e arditi come quello di Ciccia, sia quelli più abitudinari e limitati come il mio, mentre per i primi dovremo tornarci. Insomma, di sicuro è da provare, e poi se è il locale preferito di Ciccia in tutta Firenze potete fidarvi :)

Un bacio,

PeC


domenica 3 marzo 2013

A foho!

Sera gente!
Anche questo sabato io e Ciccia siamo andati alla scoperta dei locali della Firenze periferica e siamo capitati in Viale Corsica in un piccolo ristorante pizzeria dal nome decisamente toscano A foho! (questo il sito web: http://www.pizzeriaafoho.it/).
Dopo circa un quarto d'ora di attesa ci siamo potuti accomodare.

La location
Il locale è abbastanza piccolo e i proprietari, dati i pochi posti coperti e l'economicità del menù, cercano di riempire la sala più volte in una sera. Non siamo stati gli unici, infatti, a capitarci senza aver prenotato e a trovare posto nel giro di non troppo tempo. Le pareti sono gialle e l'apparecchiatura spartana con tovagliette di carta e tavoli e sedie colorate in legno. Il ristorante è un po' spoglio per dire la verità, ma i ragazzi che ci lavorano mi sono sembrati disponibili e alla mano, e questo vale sicuramente più di una location ad effetto.

I piatti
Il menù non è molto ampio e si può scegliere tra un numero limitato di antipasti, primi, secondi e pizze. Noi, avendo abbastanza fame, abbiamo optato per l'opzione antipasto più pizze, ordinando dei coccoli con prosciutto e stracchino e il solito calzone per me, e una pizza gorgonzola per Ciccia.
Coccoli con prosciutto crudo e stracchino
Il servizio è stato decisamente veloce e i coccoli sono arrivati a tempi record. La portata era abbondante, ottima per due persone; il prosciutto crudo dolce e dal sapore deciso, ma buono, lo stracchino nella media. Io, che personalmente non ho ancora ben capito se apprezzo i coccoli o meno, li ho mangiati con piacere, sebbene fossi prevenuta, gustandomi in particolare l'affettato.
Una volta finito l'antipasto, sono arrivate puntualmente le pizze.
Il mio calzone era leggermente asciutto, ma anche in questo caso (come all'Aloisius) l'olio extra vergine d'oliva presente sul tavolo è venuto in mio aiuto. La pasta era buona, ben cotta e salata al punto giusto.
Il calzone
Di negativo, purtroppo, c'è da dire che il prosciutto cotto nella farcitura era veramente poco, e la mia fame, che non era stata saziata dai coccoli, ne ha un po' risentito. Nel complesso, comunque, il piatto non demeritava.
La pizza gorgonzola
Passiamo, invece, alla pizza di Ciccia. Il mio compare, come avrete capito, adora i formaggi e predilige le pizze bianche. Stavolta, non essendoci ampia scelta, si è gettato su una pizza al gorgonzola. La pasta è stata promossa anche da Ciccia, che l'ha trovata né troppo alta né troppo bassa, ma la giusta via di mezzo. Il gorgonzola ben si amalgamava con la mozzarella e il pomodoro e pur non essendo niente di speciale, regalava particolarità a quella che altrimenti sarebbe stata una banale Margherita. Ciccia, stavolta, non ha voluto esprimersi con un solo vocabolo (a quanto pare lo riserva solo per le vere prelibatezze), ma i suoi giudizi sono stati più che positivi.

I prezzi
I prezzi sono il vero pezzo forte di questo piccolo localino. Se per gli antipasti, i primi e i secondi i prezzi sono medio bassi, per ciò che concerne le pizze siamo in presenza di prezzi veramente stracciati. Vi riporto il nostro scontrino perché è veramente clamoroso:

Coperto x2 - 3 euro
Lattine x2 - 4 euro
Calzone - 4 euro
Pizza Gorgonzola - 4 euro
Antipasto - 6 euro

Per un totale di 21 al quale hanno addirittura applicato lo sconto di un euro.

Insomma, che dire, io e Ciccia siamo rimasti veramente colpiti dalla generosità dei gestori del locale, e ci sentiamo di consigliarvi questo locale anche solo per questo motivo. Talvolta ti presenti ad un ristorante non avendo avuto la premura di prenotare e vieni senza tante premure rimandato a casa (e ci è capitato), mentre alla pizzeria A foho! hanno fatto accomodare noi e un'altra coppia di ragazzi a tempi record, senza essere scortesi con chi era già a tavola, e offrendoci poi un servizio celere, dei piatti buoni e un prezzo da favola.

Alla prossima!
PeC