mercoledì 20 febbraio 2013

Il clarinetto

Hola!
L'altro giorno vi ho praticamente descritto il nostro sfizioso pomeriggio di sabato alla fiera del cioccolato (qui il post); oggi vi racconterò del ristorante dove siamo stati a cenare. Dunque, da una parte eravamo in centro, dall'altra l'idea di rintanarci in macchina per avere un po' di tregua dall'aria fredda ci stuzzicava parecchio, così, anche dato l'orario (le 19:15) abbiamo optato per la via di mezzo raggiungendo by car il vicino Viale Spartaco Lavagnini. La tentazione di tornare al L'è maiala ci è venuta, ma alla fine abbiamo optato per il sempreverde Il clarinetto.

La location
Il locale ha un'entrata piccolina e, complici delle tendine sulla vetrata della porta, spesso sembra chiuso. In realtà l'interno è spazioso e dispone di due ampie sale con un televisore in ciascuna di esse (non è la prima volta che troviamo qualche tifoso che chiede esplicitamente il tavolo davanti allo schermo per gustarsi, oltre al cibo, l'anticipo del sabato sera). L'apparecchiatura è spartana, ma spaziosa. Data l'ampia disponibilità di posti è probabile che riescano a trovarvi un posticino anche se non avete prenotato (io e Ciccia ad esempio non prenotiamo quasi mai, decidendo quasi sempre all'ultimo dove andare).

I piatti
Il menù offre antipasti, primi e secondi sia di carne che di pesce, più ovviamente le pizze.Nel nostro caso abbiamo preso per Ciccia un calzone farcito, mentre per me una carbonara di mare.

la carbonara di mare
Mentre aspettavamo che ci servissero ci hanno portato un po' di focaccia all'olio, veramente molto buona, che mi sono ricordata solo dopo averne mangiata un bel po' di fotografare. Il servizio ad ogni modo non è stato lento e sia i camerieri che i titolari sono molto disponibili e alla mano, anzi, qualche volta ci è capitato ci offrissero gratis un po' di limoncello a fine cena. Passando ai piatti veri e propri la qualità è buona per entrambi. La mia carbonara di mare era delicata e leggera, i sapori della carbonara e dei frutti di mare si accostano bene e non si "pestano i piedi" a vicenda. Personalmente non era la prima volta che la prendevo, e devo dire che le prime volte al posto degli spaghetti venivano usate delle fettuccine: il piatto perdeva in quantità (ma per me non sono un problema le porzioni un po' più piccole), ma a mio parere acquistava in sapore; magari la prossima volta sento se è possibile averle in quest'altro modo! Gnam!
il calzone farcito
Per quanto riguarda il calzone di Ciccia, devo dire che il solo colpo d'occhio era da far venire l'acquolina in bocca. Io poi, che sono un'amante del genere, me lo sono mangiato con gli occhi. Come potete ben vedere dalla foto in questo caso il pomodoro non è puramente decorativo, decisamente no. Io, personalmente preferisco così, mentre Ciccia che predilige le pizze bianche, ne avrebbe fatto anche a meno. La farcitura consisteva in: prosciutto cotto, funghi, olive, wurstel e carciofi, ed era veramente stracolmo. La pasta era salata e ben cotta, gli ingredienti genuini, nessun giudizio negativo da appuntare, per fortuna!


I prezzi
I prezzi sono nella media e in due abbiamo speso circa 25 euro (perdonatemi, ma lo scontrino deve essersi perso nei meandri della mia borsa).

Nel complesso vi consigliamo questo ristorante. Per noi è una tappa quasi fissa dopo aver provato vari locali nuovi e ci troviamo sempre bene, anche per merito dei gestori. Come vi ho anticipato all'inizio, inoltre, dovete assolutamente provarlo durante le partite, vi potrete godere uno spettacolo nello spettacolo osservando i tifosi in trans agonistica.

Alla prossima!
PeC



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